La professoressa Francesca con il moroso Federico nella crociera proibita
Data: 11/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... quello che aveva indossato pure Giuseppe. Mi drizzai sul lettino e ricordando che mi ero levata il reggiseno mi sollevai coprendomi con attenzione il seno….
Così coperta mi alzai e sorridendo raggiunsi la mia stanza sottocoperta. Non volevo sedermi a tavola in bikini. Continuavo però ad essere un po’ sù di giri e ritenni di non volermi mostrare troppo timida. Indossai uno dei tanti parei che avevo messo nella mia valigia. Era effettivamente un po’ trasparente e poiché avevo tralasciato il reggiseno si intravedevano un po’ i miei seni. Ma solo un po’… Dopo quello che Giuseppe mi aveva mostrato prima…
Risalì sul ponte e mi accomodai al tavolo imbandito dove già mi aspettavano il vecchio ingegner Alfredo, il nipote Filippo e il mio moroso. Fui fatta accomodare tra l’ingegnere e il nipote. Notai subito degli sguardi di apprezzamento del mio abbigliamento. Gli uomini dell’equipaggio, tutti e tre coperti da quegli strani asciugamanini, iniziarono a volteggiare attorno al tavolo preoccupandosi in particolare di riempire continuamente il mio bicchiere del vino. Fui invitata dall’ingegnere ad assaggiare prima l’aperitivo che ci aveva preparato Martin. Lo bevetti forse troppo velocemente per il tasso alcolico che presentava. Mi sentii subito molto accaldata ed un po’ euforica.
Il pranzo, in cui abbondavano soprattutto i crostacei che ben sapevo avevano effetti afrodisiaci, proseguì in una atmosfera molto allegra e spensierata. Non mancarono apprezzamenti sulla mia persona, ...
... sul mio abbigliamento e, alla fine, si mostrarono ben soddisfatti di quello che avevo concesso loro di vedere. Le loro parole, se da una parte mi infastidirono un po’ e mi crearono un po’ di imbarazzo, dall’altra mi fecero un certo piacere. Ero sempre una donna e mi piaceva essere ammirata ed apprezzata!
Federico, mezzo ubriaco, rideva compiaciuto per gli apprezzamenti che la sua morosa riceveva. Io feci finta di niente e quindi riduzzai allegramente. Feci pure finta di non vedere che il vecchio zio Alfredo e il nipote continuavano a scambiarsi occhiatine di intesa e di apprezzamento nei miei confronti.
Non riuscii invece a non farmi scappare un sorrisetto malizioso quando vidi l’ingegnere mostrarmi un notevole rigonfiamento nei calzoncini da bagno quando lui si alzò da tavola per andare a prendere il super alcolico che avrebbe voluto far bere l’ospite come digestivo. Vidi ed arrossii violentemente. Ancor più quando il nipote notò il mio imbarazzo. Io abbassai il capo in silenzio. E fu allora che scoprì che anche il giovane nipote non riusciva a nascondere sotto il suo piccolo costume lo stesso problema che anche il suo pene iniziava ad avere. Insomma, i due ce l’avevano entrambi duro! Eccome!Erano tutti e due gonfi e presumevo dalle notevoli dimensioni!
L’ingegnere mi si avvicinò e mi versò il digestivo nel bicchiere. “Bevi, Francesca, bevi… – mi invitò con decisione – E’ dolce… Ti piacerà…” “Mi vuole ubriacare? – gli chiesi facendo l’ingenua – Non tengo l’alcol! Ho ...