1. Riccardo lo skater


    Data: 09/03/2020, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Era un giovedì come qualsiasi altro. Mi ero alzato alla solita ora ed ero andato a lezione un po’ più tardi, ma nulla fuori dell'all'ordinario. Avevo passato la prima la metà della lezione senza prestare molta attenzione mentre aspettavo che il più bel ragazzo su cui avessi mai posato gli occhi finalmente arrivasse.
    
    Riccardo era alto circa un metro e ottanta, capelli biondo dorati, una quantità giusta di lentiggini ed incredibili occhi blu cristallo. Era uno di quegli skater che arrivavano tardi in classe, dopo l’ultimo spinello. Niente di nuovo quel giorno. Bussarono alla porta e l’insegnante andò ad aprire. Riccardo entrò; aveva una t-shirt nera e stretta che delineava la sua stupenda forma snella e metteva bene in mostra gli addominali; i jeans larghi pendevano al di sotto della vita rivelando quelle graziose piccole mutande grigie. In testa portava un berretto blu girato lateralmente. I capelli ne sparavano fuori da sotto in "ali" apparentemente perfetti.
    
    "Riccardo, questa è la terza volta questa settimana che arrivi in ritardo!" disse forte l’insegnante perchè tutta la classe sentisse. "Vieni alla cattedra, dobbiamo fare una chiacchierata."
    
    Io ero così eccitato che potevo appena contenermi. Il mio banco era proprio di fronte all’insegnante e questo mi dava l'opportunità di poter veramente apprezzare la forma di Riccardo prima che attraversasse l’aula. I due andarono lentamente alla cattedra ma mentre stavano camminando, i pantaloni di Riccardo scesero e per un ...
    ... secondo fui in grado di vedere il suo pacco straordinariamente grosso sotto le mutande strette. Rimasi inebetito e non riuscivo a togliere gli occhi via dal suo inguine mentre lui si tirava su i pantaloni.
    
    Finalmente mi ripresi quando l’insegnante cominciò a parlargli ed io guardai lentamente tutto il suo corpo. Quando lo guardai negli occhi, gelai.
    
    Mi stava guardando, il suo sguardo era pieno di desiderio ed ad un certo punto, durante la sua conversazione con l'insegnante, mi fece l'occhiolino. Dopo il discorso, chiese all'insegnante se poteva andare al gabinetto, quando aprì la porta per uscire, mi guardò di nuovo e mi fece cenno di seguirlo.
    
    Io quasi gridai all’insegnante quando gli chiesi ad andare al gabinetto. Mi guardò e rise dicendo: "Chiaramente se hai così dannatamente bisogno di andare, non posso fermarti, non è vero?"
    
    “Grazie, signore." Mi alzai e mi lanciai fuori della porta. C'era solamente uno bagno a quel piano della scuola e non riuscivo a camminare abbastanza in fretta.
    
    Finalmente raggiunsi la porta ed entrai. Riccardo era di fronte a me con la schiena contro il muro. "Pensato che saresti venuto.” Disse sorridendomi.
    
    Io arrossii e mi guardai i piedi. Riccardo mi si avvicinò e chiuse la porta a chiave. La mia schiena era contro il muro mentre il suo braccio era disteso sopra la mia spalla e la sua faccia era a pochi centimetri dalla mia. "Allora, ti piace quello che vedi?"
    
    Lo guardai nei suoi begli occhi, i suoi capelli biondi e dorati ...
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