1. Mamma spontaneamente……


    Data: 06/03/2020, Categorie: Incesti Autore: mimmuccio 23, Fonte: EroticiRacconti

    ... mamma aveva fatto scorrere la cerniera dei miei pantaloncini e aveva afferrato la mia mazza facendola uscire,!lei con stupore mi dice mamma quanto e grosso sarà difficile lavorarlo avvicina il viso apre la bocca e comincia a leccare la cappella sbocchinando infine spalanca l’abbocca e mala pena riusciva a infilarselo in bocca. Comincio con la lingua a roteare la capocchia sbavando di saliva il suo godimento, levo resi la testa e cominciai a spengerla sempre più a fondo ero così arrapato che stavo per venire le dico mamma ci siamo sto per venire, mi dice vienimi in bocca e tanto che non bevo sborra, con un grugnito esplosi tutto ciò che avevo nelle palle io meravigliato per la eccessiva produzione di sborra mon finiva mai di uscire ma lei non disperse neanche una goccia anzi prende le palle le dorme facendone i uscire quelle gocce rimaste, prende l’asciugamano l’asciugando i lati della bocca si lecca roteando la lingua sulle labbra buona e molto dolce non è e aspra come quella di tuo padre, penso che mi attaccherò spesso alla tua fontanella. Senza preavviso entra mia suocera e osserva la scena, sua figlia che bacia il mio uccello che intanto stava asciugando stava riprendendosi e ...
    ... ammiro i miei ventidue centimetri, esclamò Anna hai creato n mostro di minchia buono a sapersi potrebbe venirmi utile, ei mamma che intenzioni hai Lucio e mio figlio lo creato io con quello stronzo di marito che mi avete fatto sposare, se deve soddisfare qualcuno lo deve fare con me che sono anni che non vedevo un cazzo,!mia suocera indispettita dice e io che ora sono diversi anni che non assaporavo più niente con la morte di papa che mi sbatteva tutti i giorni. Ora che ho un nipote ben dotato che ogni tanto mi appoggiava la sua nerchia sul mio culo. Mia mamma le dice faremo un po’ l’uno va bene così? Va bene figlia mia. Cazzo avevano deciso tutto loro senza dormivo chiedermi niente, ma penso che essendo giovane avevo la forza nelle palle, ma feci male i conti perché non avevo calcolato l’altra donna di casa mia sorella che avevo già fatto assaggiare con la scusa del gioco classico del dottore aveva già assaggiato il cszzo del fratello. Ero lì alla finestra che assistevo alla creazione del calendario. Lunedì mia mamma, martedì mia nonna e mercoledì mia sorella, e giovedì si ricominciava daccapo, la domenica riposo. Minchia che programmino spero di mantenere l ritmo. ( continua) 
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