1. Le mie storie (52)


    Data: 02/04/2018, Categorie: Masturbazione Maturo Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    Venerdì 24. Ho passato una settimana intera a lavorare, quasi tutto il giorno, per fortuna all'ora di pranzo poco prima di uscire dal ufficio un messaggio del mio giovane amante mi chiede se stasera sono libera. Per la verità avrei un'uscita con le amiche (tra cui credo anche sua madre). Non voglio tirarmi indietro, non voglio che sappiano che mi sto divertendo parecchio, quindi dico al gruppo che dovrò tornare presto mentre a lui do appuntamento verso le undici. Sono emozionata ed anche eccitata, non vedo l'ora di indossare il body che mi ha regalato. Allo stesso tempo però mi rendo conto che dovrò averlo addosso anche durante la cena con le altre. Poco male, mi abituerò alla situazione. Saranno state le sette di pomeriggio, mentre mi sto preparando, suona il citofono ed io non aspetto nessuno. È Davide che mi è venuto a fare una visita nonostante abbiamo appuntamento a tarda sera. Mi chiedo come mai sia venuto, lui mi risponde che aveva voglia di vedermi e non solo, mentre stiamo chiacchierando mi telefona un'amica dicendomi che sta dalle parti di casa mia e quindi vuole scendere insieme a me per andare alla cena. Sono presa assolutamente dal panico, lui è davanti a me e non sa che sotto la vestaglia indosso soltanto il suo body e le autoreggenti.
    
    Nessuno deve sapere che ci frequentiamo, sarebbe una tragedia per me. Mi mette una mano fra le cosce, io per un attimo chiuda gli occhi eccitata, poi però per fortuna riesco ad allontanarmi e soprattutto ad allontanare ...
    ... lui fino a farlo uscire fuori di casa. Lui ride e minacce che più tardi dovrà avere gli interessi sul pomeriggio. Io annuisco contenta, poi ci salutiamo.
    
    Poco dopo, miracolosamente senza incrociarsi, squilla la mia amica che sale a casa. Mi vesto in fretta e furia con gonna, maglia e pullover, con una scarpa con tacco. Dopo un bel caffè ci trucchiamo un poco (per la verità lei trucca me) ed usciamo. La serata è molto divertente, siamo solo ragazze, alcune di loro alzano il gomito e quindi si producono in gesti e parole che mi fanno tanto vergognare (infatti al tavolo volutamente mi sono messa nell'angolino in fondo tutto). C'è la mia amica Renata che tanto per cambiare è arrivata in minigonna microscopica e top neanche fossimo ad agosto inoltrato. Poi la mamma di Davide, anche lei molto in tiro (con un leggins nero che lasciava poca immaginazione per quanto riguarda il lato b), mi chiama e mi porta fuori dal locale. Mentre si accende una sigaretta, mi ringrazia per le lezioni che sto dando al figlio. Vorrebbe farmi un regalo, ma a prescindere da ciò che sto già avendo (a sua insaputa), lo avrei fatto comunque con piacere. Mentre parla mi sento terribilmente in colpa, già in passato mi è capitato di frequentare il figlio di un'amica (il famoso ragazzino), ma erano vent'anni fa, ed io avevo tutta un'altra testa. A quarant'anni il disagio è sicuramente superiore. Nonostante tutto però riesco a nasconderlo dietro alcuni sorrisi e battute. Per fortuna ci richiamano dentro a ...
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