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Dopo i colleghi il vicino di casa (ii)
Data: 06/03/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: porcelli321, Fonte: Annunci69
La mattina dopo la vidi prepararsi con largo anticipo per andare al lavoro e quando chiesi il perché mi rispose che aveva del lavoro arretrato e doveva andare prima in ufficio. Come al solito si vestì in modo provocante e notai che non si mise l’intimo. Quando uscì la vidi prendere l’ascensore come al solito ma mentre chiudevo notai di sfuggita che l’ascensore invece di scendere saliva. Li per li non ci feci caso e chiusi continuando a prepararmi anch’io per uscire. Dopo un po’ iniziai a sentire dall’appartamento di sopra degli strani gemiti ma il nostro vicino scapolo e porcello non era nuovo a quelle situazioni. Ovviamente non collegai i fatti a mia moglie e me ne andai tranquillo al lavoro invidiando un po’ quell’insaziabile toro da monta. Lei intanto era alla mercè del porco che se la inculò subito rinfacciandole che il giorno prima aveva concesso al barista il suo lato B senza prima averlo dato a lui. Le disse che era molto arrabbiato con lei per questo e che per farsi perdonare lei avrebbe dovuto fare la brava con lui e che avrebbe dovuto invitarlo a cena nel fine settimana per presentarmi a lui. Le disse che ciò avrebbe soddisfatto la sua perversione di vedere come era da vicino un marito cornuto e capire se ero consenziente. Dopo lei di corsa andò in ufficio e quando arrivò si sentì rimproverare da Enzo, il suo capo, per il ritardo e subito la volle punire davanti a tutti con il solito frustino usato in questo casi. Purtroppo per lei quando la piegarono ...
... sulla scrivania mettendo in mostra il suo culo si accorsero subito che era stato da poco sfondato. Le chiesero spiegazioni ma lei per evitare casini disse che ero stato io a volerla inculare prima di farla uscire e che lo avevo fatto nonostante le sue resistenze. Vedendo che non la credevano lei giurò e spergiurò che era la verità e ciò li fece calmare. Decisero però che meritavo una punizione e che quella sera stessa l’avrebbero messa in atto. Mi invitarono in ufficio dopo la chiusura e mi dissero di arrivare alle 17.30 Io come al solito dovetti ubbidire e all’ora stabilita andai a prendermi mia moglie. Li trovai tutti nervosi e Teresa in particolare mi guardava stranamente. Appena entrato mi dissero se fossi consapevole che Teresa, pur essendo mia moglie, non poteva soddisfare le mie voglie sessuali a mio piacimento senza una loro autorizzazione. Io non capivo e dissi loro che non sapevo di cosa stessero parlando. Loro senza rispondermi si avvicinarono a mia moglie e la piegarono su una scrivania mettendole in mostra il suo bel culo; poi Enzo prese un frustino e me lo diede ordinandomi di punirla perché aveva fatto la troia con me. Io continuavo a non capire per cui mi presero con forza e ordinarono a mia moglie di togliermi i pantaloni e scoprirmi il culo. Lei così fece e poi si rimise in posizione sulla scrivania; quei porci depravati mi piegarono anche a me accanto a lei mettendo il mio culo nudo vicino al suo. Io tremavo perché non sapevo cosa aspettarmi da ...