1. Un uomo, un impiegato, le sue scartoffie, le riunioni e.....


    Data: 06/03/2020, Categorie: Etero Autore: yuba, Fonte: EroticiRacconti

    Dalla finestra del tuo studio entra un profumo intenso di tigli in fiore….e il loro profumo si mescola amabilmente con il tuo dopobarba, l’odore del legno antico dei mobili e il forte aroma di sigaro.
    
    Sei chino su questa scrivania da alcune settimane , che sembra un ammasso indisciplinato di scartoffie, solo chi è il responsabile di tale confusione può comprenderci qualcosa…stai organizzando un importantissima riunione, con un gruppo di finanziatori stranieri, interessati a lanciare a livello internazionale i prodotti di cui ti stai occupando, e sarebbe una importante opportunità di carriera se ciò avvenisse…
    
    Sei molto irrequieto, leggi, correggi, rileggi e ricorreggi la tua presentazione da giorni ormai…” domani sarà il mio grande giorno, pensi…che ansia!!” riordini tutta la tua scrivania caso mai il tuo capo decidesse di fare visitare lo studio dai finanziatori…. “scusi posso entrare?” una vocina timorosa, chiede di poter entrare nel tuo ufficio è la ragazza delle pulizie…. senza degnarla di uno sguardo ….acconsenti…
    
    “Mi perdoni devo pulire qui velocemente e poi andare a sistemare la sala congressi per domani, mi spiace disturbarla mentre lavora”, “ entri non badi a me!”
    
    La ragazza con corpo minuto e delicato, entra nella stanza spingendo un grosso carrello, indossa un camice azzurro con lo stemma della ditta, le sue gambe morbide, lisce tenute scoperte e ai piedi un paio di scarpe da ginnastica in tela….
    
    Si china per afferrare dentro un catino lo straccio ...
    ... per eliminare la polvere e un prodotto da spruzzarci sopra… le sue natiche sono rivolte verso di te, il camice sale dolcemente mostrando il suo interno cosce ai tuoi occhi….il tuo sguardo viene rapito nel momento stesso in cui stai mettendo delle carte nel cassetto della scrivania e il suo mondo si mostra velato a te…. fai finta di nulla…come se non ti fossi accorto di nulla, in realtà tremi dal desiderio di vedere di più…ti chini provi a allungarti per vedere oltre a ciò che vedi ma….
    
    La osservi bramoso in silenzio, allontanando il tuo pensiero ossessivo dalla presentazione, si alza spruzza sullo straccetto il prodotto e inizia lentamente a massaggiare la tua scrivania, movimenti circolari….li senti scorrere sulla schiena tra le scapole….si china in avanti e il suo seno, fa capolino nella chiusura del camice…non indossa un reggiseno, e i suoi capezzoli strofinati dalla stoffa sono turgidi e puntano sul camice non lasciando nulla all’interpretazione…il tuo pene inizia a scrollarsi dal torpore, pulsando…metti una mano nella tasca del pantalone e lo afferri …”calmo, non puoi subito reagire così… sono solo due capezzoli e due cosce, perdinci…” strofina…. rispruzza e ristrofina…. una passata più energica, la targa con il tuo nome cade a terra, la sua mano, passa accanto alla tua, sfiorandola…morbida, calda il contatto si irradia come una scossa elettrica dalla mano lungo il braccio… fino li sulla tua asta, imprigionata….
    
    I suoi occhi sono neri, grandi e si immergono dentro i ...
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