Una domenica Bollente
Data: 18/02/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Etero
Sensazioni
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
... Sono una bestia erotica famelica che non vuole farsi sfuggire nulla di te. Mirabile creatura bollente di passione risucchi Il mio sesso inesorabilmente e felicemente nel gorgo fantastico delle tua vagina. Guardo le tue chiome madide, incollate al tuo volto, la tua bocca dolcemente dischiusa e che geme lasciva, si offre felice di arrendersi. Ascolto la tua voce squillante urlare di piacere e sto impazzendo per la meraviglia che mi dai il privilegio di vivere con te: incanto, stupore. Il male, con le sue minacciose nubi, è cancellato e resta fuori ormai senza importanza. Non ti basta ancora e la tua pesca di carne che cela un fuoco violento mi regali. La apro con le mani e il mio cazzo affonda, procede dentro, colma le tue viscere fino all’esplodere del mio piacere estatico. Mi risveglio zuppo di sudore e con un’erezione esplosiva, dolorosa. Chissà, sarà questo mescolarsi, fondersi di thanatos ed eros, pulsioni di morte e di vita, che mi dà la carica e la decisione di venire da te, Marilina e di palesare la mia voglia di prenderti, di fondere i ...
... nostri corpi e di esploderti dentro. Son consapevole di avere la stessa probabilità di successo con te quanto una carica di cavalleria contro i carri armati: gesto coraggioso, tuttavia dissennato. Non di meno sono davanti alla tua porta. Suono il campanello. Scalpiccio di piedi dall’interno. Apri e ti affacci all’uscio: sei scalza, rivestita unicamente da una slabbrata e abbondante t-shirt che ti copre fino a metà cosce, ma fa intravedere, presagire tutto di te e della tua carica esplosiva. Mi aspetto un insulto, una porta sbattuta in faccia, ma un sorriso illumina il tuo bel volto pur velato di tristezza. Ti ritiri da una parte per farmi entrare. Mi sorge il dubbio di stare ancora dormendo, che la realtà sia illusione. Il fuoco dei tuoi occhi basterebbe da solo per perdermi. Mi sforzo affinché la mia voce sia ferma e desidero mostrarmi sicuro e calmo, ma ciangotto, balbetto: – Ma…Marilina”. Entro. La porta si richiude alle nostre spalle. Sono solo con te. Solo un sogno nel sogno? Anche se lo fosse…. – Marilina ti prego, ti scongiuro, non svegliarmi.