Un gioco trasgressivo (segue alea iacta est)
Data: 18/02/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: hatless, Fonte: Annunci69
... poi tre e così via fino ad introdurre tutta la mano, almeno fino alle nocche. La sua presenza aveva schiacciato il cazzo sulla parte superiore della fica proprio sul clitoride.
Si fermò per un poco in questa posizione soprattutto per vedere se la donna protestasse per la ingombrante presenza: non essendoci stata nessuna manifestazione contraria proseguì, fino ad infilare tutta la mano che poi richiuse a pugno attorno al mio pene.
In quel momento io mi ritrovavo con una mano che mi cingeva il pisello, e Marilena con un cazzo enorme dentro di lei.
Nora con l'altra mano iniziò a spingermi dalle reni per farmi muovere quindi mi ritrovai a scopare ed essere segato contemporaneamente mentre mano e cazzo assieme scopavano la donna. Situazione incredibile anche a raccontarla figuriamoci a viverla: Marilena godette quasi subito ed io se non mi fermavo allontanandomi da entrambe sarei esploso.
Passai quindi all'altra donna, ma attesi un poco per ritrovare un controllo che avevo quasi perso e ripercorsi, con lei, tutte le tappe appena fatte con l'altra meno l'intrusione di Nora.
Non sapevo se fossero vergini o meno ma comunque sapevo che la seconda entrata sarebbe stata più difficile da percorrere e cosi fu, almeno in parte.
Inizia di nuovo da Marilena perché non si - freddasse - troppo appuntai il glande sull'ano ed iniziai , delicatamente, a spingere: fu evidente che aveva già avuto esperienze analoghe in quanto l'ingresso non fu traumatico e quindi con pochi colpi ...
... raggiunsi il massimo della penetrazione.
Iniziai a scoparla così, con movimenti sempre più forti e sempre più ravvicinati tra loro fino a quando lei non raggiunse un secondo orgasmo.
Mi tolsi da lei e rimasi a guardare i muscoli anali rimasti dilatati che lentamente ritornavano a stringersi mentre erano ancora presenti piccole contrazioni residue di piacere.
Mi spostai quindi dietro a Stefania la quale prima che mi avvicinassi mi disse - Fai piano per favore. E' la prima volta. -
Presi una ulteriore dose di unguento e ne passai intorno e dentro il suo buchetto e, malgrado non fosse necessario perché già fradicio degli umori di Marilena, anche sul mio pene.
Malgrado tutte queste precauzioni la deflorazione fu lunga e dolorosa soprattutto per lei ma alla fine riuscii ad entrare. Qualche lacrima le rigò il volto e forse se avesse potuto sarebbe scappata ma la mia presa era possente, senza essere né violenta né dolorosa, ma non aveva alcuna possibilità di divincolarsi.
Mi fermai a lungo in modo da farle alleviare il dolore e dopo circa un minuto fu lei a muoversi lentamente, anzi quasi impercettibilmente.
Come fosse un via ripresi io l'iniziativa e con una lentezza esasperante iniziai ad uscire per poi, altrettanto lentamente rientrare. Questa seconda penetrazione fu decisamente meno difficoltosa e quindi meno dolorosa. Alla quarta ormai il dolore era sparito del tutto ed il piacere ne aveva preso il posto.
Lo sfintere era ancora stretto al punto che mi ...