Angela tradisce
Data: 30/03/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Tradimenti
Sesso di Gruppo
Autore: VVV, Fonte: RaccontiMilu
Mi chiamo Angela, ho trentasei anni. Sposata da sei anni con Maurizio, abbiamo un figlio di tre anni. Una coppia normale, con una casa normale, con due lavori normali.Troppo, forse. Così il nostro rapporto, quello tra marito e moglie, che nel tempo ha lasciato il posto a quello di madre e padre, è svanito. Poche attenzioni, poca curiosità. Badate bene, non sono qui a lamentarmi di un marito sovrappeso che passa il tempo sul divano mentre io sono figa e dinamica e avrei bisogno di essere amata. Abbiamo la stessa quantità di colpe. Siamo pianeti che viaggiano paralleli, senza apparentemente più toccarsi.Ecco, toccarmi invece è una cosa che faccio molto spesso, ormai. Sono la mia relazione sessuale più importante. Con il tempo ho imparato a conoscere il mio corpo come nemmeno a vent’anni, nemmeno nell’adolescenza delle prime scoperte.Ora so come darmi il massimo piacere, sia quando ho pochissimo tempo, sia quando la famiglia il lavoro e mio figlio mi concedono più spazio.Mi provoco orgasmi anche due o tre volte al giorno, in bagno o nel letto mentre Maurizio dorme.
Godo tendendo le gambe e le dita dei piedi, sentendomi il cuore battere e il petto gonfiarsi e poi sgonfiarsi. A cosa penso quando godo? A tante cose. Tante suggestioni raccolte nella giornata, oppure immagini, oppure ricordi.Ma una sera la mia vita è cambiata. E credo non riuscirò più a tornare indietro.Una mia collega, Veronica, mi ha invitato a bere un aperitivo.Mi sono messa in tiro, un po’ perché non mi ...
... capita spesso di uscire, un po’ perché la mia collega mi porta sempre in posti chic. Lei è una bellissima ragazza, single, che intuisco avere una vita sessuale disinvolta. Ogni volta mi racconta qualche aneddoto piccante sulle sue ultime performance. È una vera porca! Con lei mi diverto molto e mi distraggo, e un po’ la invidio.Quella sera eravamo molto in sintonia, e dopo due drink a testa lei mi propone di cambiare locale, quando a un certo punto le squilla il telefono. Si allontana, poi ritorna da me sorridente.-Era Palmieri.-Ah sì?-Ha detto che ci raggiunge.-Ma sei matta?-Rilassati, è un uomo divertente fuori dall’ufficio.Palmieri è il nostro capo, un cinquantenne ben messo e deciso, un uomo che mi ha sempre messo soggezione, capace di sguardi severi e fuoribonde liti. Ma un capo attento alle tue richieste, molto comprensivo. Insomma con lui mi trovavo bene, però mai avrei pensato di berci insieme!Arrivò vestito casual, una camicia che metteva in risalto il suo fisico allenato, asciutto, non pompato. I cappeli inbiancavano, le tempie arretravano, eppure non dava l’idea di quegli uomini sofferenti per il tempo che inesorabile passa.Salutò Veronica con un bacio sulla guancia, e me con un inchino elegante e un baciamano. Ci mettemmo a ridere.-Non volevo osare baciare anche te, e stringerti la mano mi avrebbe riportato con la mente all’ufficio.Convenni che era stato intelligente e spiritoso. Andammo a sederci in un locale dove ci servirono una bottiglia di bollicine e dei taglieri ...