Io e M... 03
Data: 12/02/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... stereo della limousine. A quel punto la voce calda di Oscar mi fece venire i brividi, tormentandomi come un mare burrascoso, ed io ero come su di una barchetta instabile, ed ero nelle sue mani. Tutto dipendeva da come avrebbe usato l’energia delle sue onde. Le sue onde. Le onde vocali. Tornai ad essere come uno zombie sotto l’incantesimo di un rito voodoo.
“Buonasera Martina. Sono davvero orgoglioso di averla a cena, e non ci sono parole per dimostrarle tutta la mia riconoscenza. A questo proposito troverà accanto a lei un oggetto molto prezioso che mi piacerebbe che lei indossasse”.
Mi guardai accanto e notai un cofanetto a cui prima non avevo fatto caso. Lo presi tra le mani e lo aprii e dentro c’era un meraviglioso collier di diamanti luminosi che poteva valere una fortuna. Rimasi a bocca aperta per qualche secondo, non avevo mai visto niente di più bello, ma riconobbi che stava diventando tutto troppo eccessivo; prima la limousine e adesso quel piccolo tesoro.
- Non posso accettare – bofonchiai.
“Può accettarlo eccome” disse la voce registrata, quasi come se avesse previsto quello che avrei detto. “Oggi, in aula, ho notato che la natura le ha donato un qualcosa di ancora più prezioso. Le sto parlando del suo seno delicato. Quello sì che non ha prezzo, Martina”.
A quel punto guardai Armando, che però, come un vero professionista, faceva finta di non prestare attenzione a quanto veniva detto, come se all’improvviso fosse diventato un’androide, o qualcosa del ...
... genere, un essere senza sentimenti.
“Ebbene, mi piacerebbe molto vedere quel collier sul suo seno. Lo indossi” disse la voce di Oscar.
Misi quel piccolo tesoro sul petto e lo allacciai dietro il collo, consapevole che stavo toccando un qualcosa di eccessivamente dispendioso. Poi notai che nella confezione c’era qualcos’altro, sul fondo. Lo tirai fuori ma mi fu piuttosto difficile capirne la sua funzione. Erano quattro palline di plastica fucsia legate da una cordicella, e alla fine di questa c’era un anello dello stesso materiale. Tenni l’oggetto a mezz’aria esaminandolo e chiedendomi quale fosse la sua mansione.
“A questo punto avrà scoperto che sul fondo della custodia del collier c’è un altro oggetto. È un giocattolo, Martina. Un giocattolo per adulti. Vorrei che lo infilasse nel suo corpo”.
- Cosa?! – esclamai. – Non se ne parla.
A che gioco stava giocando Oscar? Non potevo mica infilarmi quell’oggetto nella vagina, proprio davanti ad uno sconosciuto? Era una follia bella e buona. Così mi impuntai e incrociai le braccia, dicendogli che poteva scordarselo, pure essendo ben consapevole che non poteva sentirmi. Armando mi guardò con la coda dell’occhio, ma soltanto per un istante, per debolezza quasi, e poi ritornò a prestare attenzione esclusivamente alla strada.
“Mi rendo conto che l’idea potrebbe metterla a disagio, ma le assicuro che Armando non guarderà, e riuscirà a mantenere il segreto in modo impeccabile”.
- Ma che diavolo! E va bene – decisi di ...