1. L'addestramento di una sissy slave - 9


    Data: 30/03/2018, Categorie: Anale Feticismo Trans Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster

    ... che dura l’operazione, il suo cazzo rimane rigorosamente sull’attenti. Occasionalmente ne sento la grossa cappella gonfia sfiorarmi la pelle, mentre si china su di me. Per dare una svolta alla situazione, mentre mi passa a tiro, lo afferro con una mano e inizio a segarlo piano. Il tintinnio dei cerchietti che porto al polso sottolinea ogni mio movimento.
    
    -Mi vuoi?
    
    Gli sussurro all’orecchio col tono più sexy che mi riesce di fare. Mi risponde con una specie di bramito da cervo in calore. Interpretandolo facilmente come un “si”, continuo:
    
    -Perché non mi prendi allora?
    
    Tira fuori da non so dove una mezza dozzina di profilattici, ne apre uno e me lo porge. Glielo appunto al membro paonazzo e glielo srotolo lungo l’asta con la bocca, per eccitarlo ancora di più.
    
    -Ti voglio prendere in acqua, vieni...
    
    Mi guida in piscina tirandomi per la gabbietta. Sfilo gli zoccoli e entro. L’acqua, ancora calda dalla giornata di sole, mi carezza la pelle.
    
    -Mettiti al bordo come stavi oggi...
    
    Mi afferro con entrambe le mani al bordo, la punta dei piedi sfiora il fondo. Lo sento prendere posizione dietro di me, passarmi le braccia sotto alle ascelle e posizionare le mani al bordo, tra le mie. La punta del cazzo premuta contro la mia figa anale.
    
    -Non mi hai voluto oggi pomeriggio...come mai, non ti andava?
    
    -Non è che non ti volevo, anzi... è solo che c’erano anche gli altri...
    
    Lo blandisco io.
    
    -Allora dimmelo che mi vuoi...dillo adesso...dillo che vuoi il mio ...
    ... cazzo dentro di te, puttana...
    
    -Ti...voglio... voglio il tuo cazzo dentro di me...
    
    -Vuoi il mio cazzo perché sei una puttana, vero? Dillo... dì “sono una puttana”...
    
    -Sono una puttana...
    
    -Ancora...dillo di nuovo...
    
    -Sono una puttana!
    
    -Brava la mia piccola puttana...adesso avrai il tuo premio...
    
    E inizia a spingermi dentro il cazzo con forza. Ringrazio mentalmente il fatto di aver portato per così tanti giorni il plug, anche se oggi mi era stato concesso di non metterlo, perché il poco lubrificante presente sul preservativo è stato già lavato via dall’acqua e l’attrito non sta facilitando la penetrazione. Entra comunque, ma il suo cazzo è talmente duro da fare male.
    
    Mi pompa con frenesia, schiacciandomi contro la parete della piscina col peso del suo corpo, ansima e sbuffa nelle mie orecchie, è più forte di quello che pensavo, sento i muscoli delle sue braccia stringermi in una morsa ferrea. Sono una bambola di pezza in suo completo potere. Non posso fare a meno di emettere gemiti soffocati di dolore e piacere e mi accorgo che la cosa lo eccita perché aumenta il ritmo.
    
    Contrariamente a quanto mi sarei aspettata in considerazione del suo stato di parossistica eccitazione, continua a scoparmi per un tempo molto lungo, senza dare il minimo cenno di venire. Dopo un po’mi costringe a staccare le mani e, sempre rimanendo infilato dentro di me, mi spinge verso la parte meno profonda della piscina, dove mi fa mettere carponi continuando a montarmi come un ...
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