Come rovinare una moglie 3 - Racconti Erotici

Come rovinare una moglie 3

... molta difficoltà per iniziare a liberare tutti gli impedimenti tra lei ed il suo novo cazzo.

Le ha lasciato i seni per aiutarla nel suo intento, ma lei, una volta libera da quella forte presa ai seni si è girata, gli ha tolto le sue mani e mettendosi in ginocchio ha proseguito nel suo intento, le ha sganciato la cintura e dopo aver sbottonato i pantaloni li ha abbassai.

Lui gli aveva messo le mani sulle spalle, mentre lei notavo benissimo non risuscita a togliere le sguardo quel rigonfiamento sotto gli slip, tanto era rigido e duro che teneva distaccato l’elastico dalla pancia.

Aveva oramai messo le dita in quello spazio che aveva formato la sua forte erezione e, finalmente le ha abbassate, era veramente enorme è talmente rigido che quasi per la vicinanza non lo prendeva in fronte.

Lui:-“dai..... lo hai desiderato molto vero, ora che lo hai visto ed hai avuto modo di capire di cosa si tratta non farlo aspettare”, mentre diceva queste cose le ha preso le mani e se le è portare al cazzo, con una non riusciva a cingerlo e le sue mani sovrapposte non fa stavano per la sua lunghezza, era proprio un bel cazzo, non mi sbagliavo,

Eva ha iniziato a segarlo con tutte e due le mani, quella visione mi ha mandato in estasi e lui:-“ dai Eva, non sai fare meglio? Dai succhialo!!”. È stato così che Eva ha avuto modo di assaporare anche un altro cazzo e che cazzo, era grosso quasi come una lattina di coca, ma lungo quasi il doppio, non ho paragoni diversi.

Era un eufemismo ...

... dire che lo aveva preso in bocca, Eva aveva la bocca piccola ed era riuscita a malapena a inviare solo poco più delle cappella, nonostante una pare in bocca aveva le sue mani sull’asta di quella mazza.

Lui;-“ mi stai deludendo Eva, lo sai.... da oggi in avanti dovrai imparate a prenderò tutto!!

spero che tu abbia gli altri canali adeguati!!”.

Rex era un dominate e sicuramente da Eva avrebbe ottenuto tutto.

Lui;-“ sempre così voi troie, lo desiderate e poi fate finta di non farcela” Eva continuava con la sua pompa, intanto lui gli aveva tolto una mano dall’asta e se la era potata si testicoli, sembrava la sua mano sparisse tra i suoi coglioni.

Pensai che per questa volta avesse già goduto abbastanza e per questo l’ho chiamata e:-“ tesoro sto rientrando a casa, tra dieci minuti sarò li, speriamo che sia rimasto qualcosa da mangiare”.

Lei a questo punto cercava di liberarsi dal suo desiderio ma lui insisteva nel tenergli la testa per i capelli spingendo sempre di più il cazzo dentro, ma dovette cedere, il tempo stana passando e lei si sarebbe dovuta rimettere in ordine.

Mente lei era il bagno a rifarsi il trucco lui sulla porta le parlava;-“sarai la mia troia, inutile che tu provi a sganciarti, di aprirò come una banana, la prossima volta ti voglio incontrare da sola, devi iniziare a soddisfare il tuo padrone..... il mio cazzo, perché lui sarà a dominarti.”.

Lei;-“ siiii, sono la tua troia, mi avrai come desideri!”.

Lui:-“ vuoi dire sarai la Troia del ...