1. Avviene e basta


    Data: 03/02/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ritrova nel favore che i suoi libri godono, dopo più d’un secolo di vita, non solo presso i bambini, cui egli idealmente li dedicava, ma presso i logici e gli psicanalisti, che non cessano di trovare nelle sue pagine significati sempre nuovi. E’ assai facile e molto probabile, che questo mai interrotto successo dei suoi libri, sia dovuto proprio al fatto che essi non contrabbandano nulla: né lezioni di morale né sforzi didascalici.
    
    Per insegnare qualcosa a qualcuno?
    
    Farlo, e farlo bene, può essere prezioso per il lettore, ma occorre che i patti siano chiari. A meno di rare eccezioni, come Virgilio delle Georgiche, l’intento didattico corrode la tela narrativa di sotto, la degrada e l’inquina: il lettore che cerca il racconto deve trovare il racconto, e non una lezione che non desidera. Ma appunto, le eccezioni ci sono, e chi ha sangue di poeta sa trovare ed esprimere poesia anche parlando di stelle, d’atomi, dell’allevamento del bestiame e dell’apicultura. Non vorrei dare scandalo ricordando qui “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi”, altro uomo di cuore puro, che non si nasconde la bocca dietro la mano: non posa a letterato, ama con passione l’arte della cucina spregiata dagl’ipocriti e dai dispeptici, intende insegnarla, lo dichiara, lo fa con la semplicità e con la chiarezza di chi conosce a fondo la sua materia, e arriva spontaneamente all’arte.
    
    Per migliorare il mondo?
    
    Come si vede, ci stiamo allontanando sempre più dall’arte ...
    ... che è fine a se stessa. Sarà opportuno osservare qui che le motivazioni di cui stiamo discutendo hanno ben poca rilevanza ai fini del valore dell’opera a cui possono dare origine. Un manoscritto o un opuscolo può essere bello, serio, duraturo e gradevole per ragioni assai diverse da quelle per cui è stato scritto. Si possono scrivere volumi ignobili per ragioni nobilissime, ed anche, ma più raramente, libri nobili per ragioni ignobili. Tuttavia, provo personalmente una certa diffidenza per chi “sa” come migliorare il mondo; non sempre, ma spesso, è un individuo talmente innamorato del suo sistema da diventare impermeabile alla critica. C’è da augurarsi che non possegga una volontà troppo forte, altrimenti sarà tentato di migliorare il mondo nei fatti e non solo nelle parole: così ha fatto Hitler dopo aver scritto il “Mein Kampf”, poiché ho sovente rimuginato che molti altri utopisti, se avessero avuto energie sufficienti, avrebbero scatenato guerre e stragi.
    
    Per far conoscere le proprie idee?
    
    Chi scrive per questo motivo rappresenta soltanto una variante più ridotta, e quindi meno pericolosa, del caso precedente. La categoria coincide, di fatto, con quella dei filosofi, siano essi geniali, mediocri, presuntuosi, amanti del genere umano, dilettanti o matti.
    
    Per liberarsi da un’angoscia? Spesso lo scrivere rappresenta un equivalente della confessione o del divano di Sigmund Freud. Non ho nulla d’obiettare a chi scrive spinto dalla tensione: gli auguro anzi di riuscire a ...
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