Giulia. La quotidianità (Capitolo III)
Data: 02/02/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Lee, Fonte: RaccontiMilu
... sguardo dal suo viso per un attimo.
“Dovra abituarsi, se collaboreremo”, mi risponde con un’espressione imperturbabile del viso.
“Qualcuno dovrà abituarsi, ha ragione”, dico sorridendo, mentre mi alzo e dalla tasca prendo un bigliettino da visita e lo lascio sulla scrivania, con fare sufficiente.
“Va bene, le farò sapere…”, mi dice Giulia senza rivolgere uno sguardo al bigliettino e seguendo i miei movimenti.
“Quello è il mio numero di telefono personale. Io non ho orari di lavoro. I miei metodi glieli descriverà suo marito. Per il resto chiami a quel numero. È chiaro?”
Giulia prende il biglietto e lo osserva. Il bigliettino è completamente vuoto, c’è solamente scritto nome, cognome e un numero di telefono cellulare
“Ok, come ho detto, le faro sapere”, mi risponde nuovamente con un tono di voce piatto.
Annuisco. “A presto” dico sorridendo e salutando con un cenno del capo.
“Buongiorno”, risponde Giulia.
Chiudo la porta alle mie spalle.
Passano dieci minuti e qualcuno bussa alla porta di Giulia.
“Avanti”, con il consueto tono di voce.
Entra Rita, palesemente irritata e con gli occhi neri sgranati. Chiude la porta alle sue spalle.
“Che succede?”, chiede Giulia osservandola.
“Quel tizio”, dice con la voce leggermente tremolante, “uscendo ...
... mi ha salutata… calorosamente”. Giulia la osserva assottigliando lo sguardo. “E mi ha dato una pacca sul sedere… forse… non saprei se volontariamente… o meno…” dice mentre Giulia la osserva senza espressione in viso. Dentro di sé quel termine risuona a lungo. Istintivamente cambia il verso con cui accavalla le gambe, sentendo un leggero fremito partirle dal cervello, percorrerle la schiena e raggiungere le sue di natiche, che ancora bruciano dalle sculacciate in spiaggia.
“Ne terrò conto”, dice Giulia tornando con lo sguardo al computer e congedandola in quel modo.
Rita prende la maniglia della porta in mano. “Mi ha lasciato un biglietto da visita e mi ha scritto un indirizzo. Mi ha detto di telefonargli appena finito di lavorare. Mi avrebbe ospitata da lui”.
“Non mi riguarda, faccia come crede”, risponde Giulia, dal volto sempre più inanimato.
“Non andrò” soffia Rita, mentre apre e chiude la porta alle sue spalle.
Giulia osserva la porta, certa che quella informazione sia già passata anche dal marito.
Gli occhi sono pieni di rabbia.
Dopo una mezz’ora, a tramonto passato, Giulia si avvia verso l’uscita.
Le suona il telefono. Un SMS da un numero che non ha in rubrica.
“Vorresti fare a cambio. Ne sono certo”.
Giulia non risponde e si avvia verso casa.