1. Cuckold 5 cap


    Data: 24/01/2020, Categorie: Etero Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti

    “ C U C K O L D “
    
    Cap. quinto
    
    La lettura del “diario” di Francesca accese in me una curiosità quasi morbosa anche perché mi piaceva sapere in anticipo quello che mi potevo aspettare. Quella sera in cui stavo per essere scoperto, quando Francesca mi trovò con il bicchiere in mano, dopo i soliti convenevoli che eravamo abituati a scambiarci, notai un lampo nei suoi occhi: mi si avvicinò e mi posò la mano sulla patta, mentre mi si avvicinò al viso e mi sussurrò:”Trattami da puttana, Tommaso, voglio essere la tua troia!”
    
    Mi irrigidii, ma “lui” reagì immediatamente, ascoltando quelle parole di mia moglie che mai in passato non le avrebbe neanche pensate, figurarsi pronunciarle: cercai la sua bocca e la baciai spingendo a fondo la mia lingua, ansimava mentre mi liberava il membro duro, mi appoggiai con le mani al tavolo, spinsi in avanti il bacino, impugnò immediatamente il cazzo cominciando a segarlo, le misi una mano sulla testa spingendola ad accasciarsi:” Le puttane lo succhiano! Prendilo in bocca!” Si tirò su la gonna per favorire la sua discesa fino all'altezza della mia verga che oscillava e già brillava per la presenza di gocce pre seminali che leccò con avidità prima di ingoiarla fino alla base, uscì dalla bocca lucida di saliva, lei la risucchiò immediatamente emettendo un rumore che mi mandò in visibilio, cominciai quindi a favorire il suo movimento della testa mentre le carezzavo la nuca, non avevo bisogno di spingerla perché ci pensava da sola ad ingoiare ...
    ... tutto. Pensai a due giorni prima, quando alla fine della fellatio si era staccata, togliendomi il gusto di venirle in bocca e vederla ingoiare il mio sperma, questa volta non glielo avrei permesso:”Puttana, questa volta ti vengo in bocca e dovrai ingoiare tutto, guardami mentre ti scopo la bocca!” Francesca alzò lo sguardo, non c'era alcun segno di vergogna, nonostante la posizione, mi sembrò che accennasse un sorriso. Si tolse di bocca l'ingombro e, scendendo con la lingua verso i testicoli, farfugliò:” Siii, sono la tua puttana, riempimi di sborra, ho fame!” Succhiò con avidità le palle tornando poi ad inghiottire tutta l'asta, iniziò a strofinarsi la cappella sull'interno della guancia, mentre con la lingua giocava con il frenulo, tirato allo spasimo.
    
    Non riuscii più a trattenermi, mi lasciai andare e, mentre con le mano le tenevo ferma la testa, mi svuotai nella sua bocca, fu un'eruzione di sperma, una quantità enorme, come mai mi era successo, ma l'eccitazione era tanta: questa volta non si ritrasse, guardandomi negli occhi mi mostrò la bocca piena di liquido denso e bianco: poi, non senza qualche sforzo, lo ingoiò, provocandomi un piacere immenso, la sollevai e la volli baciare, sentii il mio sapore nella sua bocca poi mi fece assaporare il suo dito medio: non ebbi difficoltà a capire che se lo era infilato dentro bagnandolo con i suoi umori..
    
    “Grazie, Francesca, è stato meraviglioso, sei stata bravissima!”
    
    “ Non per sminuire il tuo ego maschile, ma l'ho fatto ...
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