Tua…(Capitolo 10)
Data: 18/01/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Sensazioni
Tradimenti
Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu
Ho la gola secca. Mi sveglio. Ho la mano sul seno di Jay. Lei dorme di fianco a me, mentre la abbraccio da dietro. Sento il capezzolo a riposo sul palmo della mano. Jay ha un seno veramente stupendo. É vero, mi sono subito innamorato del suo lato B, ma più passa il tempo e più mi accorgo che il suo seno è praticamente perfetto. Lo stringo. Lei continua a dormire. Mi accorgo di essere già duro, lì sotto. Mi avvicino a lei, facendo premere la mia erezione tra le sue natiche. E lei si sveglia. Si stiracchia, mentre inizio a riempirle il collo e la nuca di baci. La sento sorridere. Alza la testa, dandomi la possibilità di baciarle il collo anche sotto al mento. Strofino la mia erezione contro di lei, e lei protesta: “Uhm…insaziabile. Non mi hai aperta a sufficienza, stanotte?”. “Non mi basti mai”, le rispondo. Sorride. Mi mette una mano in testa, accarezzandomi. “Nemmeno tu. Ale sento addosso i postumi di questa notte. Mi sento…usata. Aperta. E questo mi eccita.”, mi dice. Si morde le labbra, mentre i miei baci raggiungono i suoi capezzoli. “Ho addosso le sensazioni dell’esser tua. Oh…Ale, vieni qui, baciami”, aggiunge. La bacio. La tengo stretta nelle mie braccia. Si gira, guardandomi direttamente negli occhi. “Mio”, mi sussurra. “Tuo”, le rispondo. Mi morde le labbra. Una serie di piccoli morsi lungo tutte le labbra. Poi si ferma. Mi mette le mani sul petto e mi guarda con degli occhioni languidi. Ha i capelli completamente in disordine, mezzi sul viso, mezzi sparsi sulle ...
... spalle. Le passo una mano tra i capelli, stendendoli un po’. “Oggi li vorrei legare in due codini”, mi dice. “Uhm…bimba monella?”, la provoco. Dondola i fianchi. La vedo sollevare un sopracciglio. “Molto monella”, risponde. “E che capricci avrebbe in mente questa bimba monella?”, le chiedo, stando al gioco. Jay porta un dito sulle labbra, alza gli occhi al cielo, come per pensare. Poi si gira verso di me. “Tu. Sei tu il mio capriccio”, mi dice, gioiosa. Rido. “Ok, ma come faresti la capricciosa?”, ribatto. “Non hai capito…aaah”, risponde. Fa un sospirone, poi si mette seduta di fianco a me. Mi guarda dall’alto. Ho le sue tette quasi di fronte agli occhi. “Uhm, non scherzavi quando dicevi che mi avresti scopata così forte da non farmi sedere più”, esclama. Le rivolgo uno sguardo malizioso, ma è lei quella più maliziosa: “Spero che non vorrai fermarti proprio ora, perchè per adesso riesco a mettermi seduta, ma sei sulla buona strada”, dice. Mi metto in ginocchio. “Girati allora”, le dico. Lei scoppia a ridere e mi da una spinta, facendomi cadere sul letto. Mi sale addosso. Prende le mie mani e le tiene ferme ai miei lati. Sento il suo viso sfiorare la mia erezione, poi il suo seno. Sento un capezzolo turgido toccare la punta del mio cazzo. Poi la sua pancia. E la sua figa, già bagnata. Si mette cavalcioni su di me, iniziando a strofinare la sua figa contro la mia cappella. “Tu sarai il mio capriccio fino a fine settimana. Fino a quando andrò via. E sai perchè?”, chiede, continuando ...