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L’isola che non c’è (seconda parte)
Data: 16/01/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu
... mi hai raccontato quanto a lei pesassero gli sguardi, le battute crudeli, le opinioni negative di questa gente e ieri… lei non ha avuto timore di dirti che ti voleva con tutta se stessa davanti a tutti” continuò George…”Quanto pensi le sia costato? È sola e fragile tanto da rinchiudersi nella sua torre d’avorio e dopo ieri sera lo è ancor di più perché davvero sarà al centro di ogni ironia e discriminazione! Sarà forte? O…. avrà ancora più bisogno di qualcuno come te?” Prese fiato più per leggere la mia reazione che per altro, poi continuò “Resta… ti conosco! La vuoi! E lei è già tua! scopala… scopala ovunque: su un albero o sopra un tavolo del bar… in un letto o in piazza, su una tomba al cimitero o su un altare in chiesa…tu sei in grado di proteggerla, sei una roccia!” Rimasi a bocca aperta davanti a tanto acume del mio ex. “A proposito di altare…” riprese… “Quasi dimenticavo: io ero venuto ad invitarti al mio matrimonio e ora colgo l’occasione per chiederti. .. anzi chiedervi di farmi da testimoni… tu e Chiara” “Ti sposi??? Chi è la nuova disgraziata?” “ehm! La conosci…” “Lei???” Mi riferivo a chi fu la causa del nostro divorzio “Si!” “Ben le sta!!!” Scoppiammo a ridere abbracciandoci… George prese da solo il battello postale che lo avrebbe riportato sulla terra ferma e insieme a lui lasciarono l’isola anche Erica e Alessia. Prima di imbarcarsi lui mi abbracciò ancora stretta, mi baciò sulle labbra e mi disse… “Non fartela sfuggire ...
... tesoro… se no avvertimi… che vengo io “ “Scemo!” “Ma io intendevo che torno per te… cosa hai pensato?” “Sparisci che è meglio…” Con la mano salutai le ragazze… Borsoni e borse in spalla raggiunsi la taverna di Giulia… Lei si bloccò con un bicchiere in mano… sorrise… mi venne incontro e mi abbracciò Rimasi con le borse in spalla e le dissi… “Hai una casetta da affittare per tutto l’anno e oltre?” “Si, una certa Maria me ne ha liberata una proprio questa mattina, ma è per due persone…” “E due saranno” Risi… “Dille che sono alla spiaggia che lei sa…” Posai le borse in un angolo del locale. Riconosco questo rumore… è il motore di “quella” Gabbianella. Fra pochi istanti un’ombra nasconderà il sole che sta dorando e riscaldando il mio corpo nudo. Eccola! La sento vicino a me. Resto immobile con gli occhi chiusi. Un sorriso mi tradisce ed ecco che le sue labbra si accostano alle mie; riconoscerei quelle labbra anche fra cento anni. Impossibile dimenticare quel suo sapore dolce misto a salmastro e quel suo modo unico di baciare, fatto di piccoli morsi e di carezze in punta di lingua che sono un esigente invito ad aprire le tue labbra. A tale invito le mie si dischiudono sempre ubbidienti… Il palmo della sua mano si posa sul mio seno e lo carezza con dolcezza mentre la sua lingua pretende la mia; le sue dita si soffermano sulla areola, come a volerla disegnare, per poi stringersi sul capezzolo… le nostre lingue si scambiano i propri sapori mentre le ...