Ho capito che uno non mi basta - Racconti Erotici

Ho capito che uno non mi basta

Mi chiamo Sara, ho 29 anni e vivo in un paese di provincia del Nord Est.

Sono fidanzata con Massimo, un mio coetaneo conosciuto durante gli anni dell’università; un bel ragazzo molto prestante che sa come rendere felice una donna e mantenere vivo il rapporto… infatti non si limita alle solite banali scopate, ma sa come portare una donna al massimo dell’eccitazione, per poi farla esplodere in orgasmi voluttuosi.

Sono diventata la sua modella, Massimo fa il fotografo per hobby, ma ha l’attrezzatura giusta per dei risultati professionali.

Piace ad entrambi montare e preparare il set fotografico, dove io sono l’unica modella.

Quando iniziamo la sessione lui mi indica tutte le pose che devo mantenere; si parte da foto vestite per arrivare, indumento dopo indumento, a immortalare tutta la mia nudità.

È in questi momenti che Massimo inizia a chiedermi delle pose che da sexy diventano sempre più oscene ed io, ammaliata dalla sua voce dominante mi lascio coinvolgere e assecondo tutte le sue richieste, mi eccito come una gran troia.

L’ultima volta ad un certo punto, mentre mi chiedeva di inserire l’ennesimo dito (il quarto) nella mia fichetta e io stavo sbrodando come una fontana, estrasse dalla sua borsa una confezione e mi disse: “Voglio farti delle foto con tutti i due buchi belli pieni, Apri!”.

Io, una volta aperta la s**tola, ammirai con sorpresa un bellissimo plug anale diamantato e alla sola idea di doverlo usare mi eccitai ancora di più.

Corsi in ...

... bagno a dare una rapida pulita al nuovo attrezzo e prendere un po’ di olio; di ritorno mi fece mettere a pecora e dopo avermi chiesto di strusciarlo sulla rosetta, mi ordinò di infilarmelo tutto nel culo e così feci, non senza difficoltà, aveva scelto un plug bello grosso, dovetti allenare il buchino per alcuni minuti fino a quando non riuscii ad allargarlo per far passare la parte più grossa, passata la quale lo risucchiai tutto nel culo.

A quel punto mi ordinò di riprendere a masturbarmi con 4 dita davanti, rimanendo a pecorina. Io che ormai avevo perso la tangente, avrei fatto qualsiasi cosa e così iniziai ad eseguire, mentre lui s**ttava foto dei miei buchi pieni da dietro.

Vedendomi pronta a tutto Massimo si tolse le mutande, che ormai a fatica contenevano il suo bastone e si mise davanti a me. Io che non aspettavo altro, presi subito in bocca il suo cazzo svettante e iniziai un pompino molto profondo. In quel momento desideravo che ogni mio buco fosse pieno e risucchiavo per bene tutta l’asta fino ad arrivare ad ingoiarlo tutto, mentre con le dita continuavo a masturbarmi.

La quantità di saliva che produssi era tanta che iniziò a colare dalle sue palle gocciolando sul letto.

Dopo alcuni minuti, durante i quali s**ttò delle foto che se vedo ancora adesso mi bagno per l’espressione di godimento e sottomissione che traspare dal mio volto, mi si mise dietro e iniziò a giocare con il plug. Lo toglieva fino ad allargare al massimo il mio buchetto, per poi infilarlo ...