Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Spagna (Semifinale)
Data: 03/01/2020,
Categorie:
Incesti
Sensazioni
Voyeur
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... alzandosi in piedi, senza perdere tanto tempo. «No, no! – si affrettò a precisare Ilaria – Togli solo una cosa!». «¡Está bien!» commentò allora l’esuberante spagnola, un metro e sessanta di sorriso, lunghi capelli neri e disinvoltura.
Prima ancora che il gioco riprendesse, la ragazza si era già tolta il top, sotto al quale non indossava il reggiseno. Non che ne avesse bisogno in effetti, visto che portava sì e no una seconda scarsa. Due tettine sode e impertinenti, con al centro due piccoli capezzoli scuri, che ora esibiva di fronte a tutti come se fosse stata la cosa più naturale del mondo. Ilaria la osservò, e ammirò in particolare la sua leggerezza, quella sua capacità di sentirsi a proprio agio in qualunque situazione. E che Paolo la guardasse divertito, non la faceva ingelosire per nulla. Si soffermò anche su un altro pensiero: da quando erano iniziati gli Europei, era la prima volta che a spogliarsi per un gol dell’Italia non doveva essere lei. E trovò sinceramente rasserenante, per una volta, il fatto di stare dalla “parte giusta” della scommessa, e poter fare apertamente il tifo per la propria squadra. Nel frattempo anche Juan e Andrés si erano tolti la maglietta, ubbidendo alle regole di quel gioco all’apparenza improvvisato, mentre Carlos – ancora visibilmente arrabbiato per il gol – sembrava non voler prendere parte alla cosa. Nessuno ebbe il coraggio, e tutto sommato nemmeno l’interesse, per dirgli alcunché. Paolo si gustò invece la vista di quella ...
... ragazza, più grande di quattro anni, a seno nudo di fronte a lui. Poi guardò sua cugina, e il suo sorriso gli scaldò il cuore. «Per una volta sono contento che, nonostante il gol dei nostri, tu non ti debba spogliare – le sussurrò appoggiando le labbra sulla sua spalla, per un bacio molto dolce – Questo vestito è una bomba!».
Quel complimento la lusingò non poco. Per quella serata fuori, aveva deciso di utilizzare l’abito che già si era ripromessa di indossare contro il Belgio, ma che poi non aveva potuto mettere per colpa dei piani saltati. Si trattava di un vestito rosso aderente, molto corto, che risaltava con grazia ed efficacia le sue curve. Non si sarebbe mai più dimenticata lo sguardo di Paolo a inizio serata, più significativo di mille parole. Per lui era stata una sorpresa doppia, visto che al momento di uscire di casa sua cugina indossava una maglietta e dei jeans. Al momento di salire in macchina per avviarsi verso il locale, tuttavia, gli aveva chiesto di aspettare un minuto. E nascondendosi dietro la vettura, per cercare una privacy che in realtà non era poi così voluta, si era prima spogliata rimanendo in intimo, e poi aveva tolto pure il reggiseno prima di infilarsi in quel pezzo di stoffa rosso che giaceva piegato con cura nella borsa. Paolo, da bravo gentiluomo, si era voltato e le aveva lasciato la sua riservatezza, salvo poi reagire con la mascella spalancata al momento di vederla avvolta in quell’abitino dalla scollatura così profonda e affascinante. «Sei ...