1. Cuckold 3 Cap


    Data: 29/12/2019, Categorie: Etero Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti

    “ C U C K O L D “
    
    Cap. terzo
    
    Il problema che mi sorse era come comportarsi con Francesca, fare finta di nulla o affrontarla e rinfacciarle tutto quello che avevo visto. Era innegabile che avevo goduto nel vederla in quella situazione; i nostri rapporti erano improntati ad un sesso normale, senza voli pindarici, per lo più in posizione del missionario, qualche volta alla pecorina, solo molto raramente un sessantanove dove lei poco più che appoggiava le labbra sul mio cazzo tant'è vero che per avere un bel pompino mi ero dovuto rivolgere ad una collega disinibita; quindi fui tentato di proseguire con il nostro tran-tran quotidiano, salvo rimanere connesso al sito porno e vedere lo sviluppo della situazione. Quella sera, però, al rientro in casa la trovai seduta sul divano e mi ritornarono in mente le immagini del film, ebbi immediatamente un erezione, mi sedetti vicino a lei, le misi una mano in mezzo alle cosce, arrivando fino alle mutandine: lei mi guardò interrogativa, ma non si oppose, anzi allargò le gambe per facilitarmi nella manovra: “Ehi come siamo focosi, stasera!” disse, ma spinse il bacino contro la mia mano, le inserii due dita nella fessura bagnata, intanto con la mano libera mi aprii la patta e tirai fuori il membro; estrassi le dita e cercai di ficcargliele in bocca, ma lei girò il volto, quindi la carezzai sulla guancia lasciando una scia umida, questo suo rifiuto mi fece imbestialire, la girai e la presi da dietro con violenza:
    
    “Mi fai male!” si ...
    ... lamentò Francesca, ma lo disse ansimando, come ad invitarmi a seguitare con lo stesso impeto, le presi i seni ed, ancorandomi ad essi, spinsi sempre più forte e veloce; non durai molto, dopo una decina di colpi le scaricai dentro una buona quantità di sborra; pensai di aver fatto troppo in fretta, ma mi accorsi che il suo sesso pulsava segnalando che anche lei aveva raggiunto l'orgasmo. Mi lasciai scivolare fuori di lei, mi abbandonai sul divano, fu la prima volta che non lo facevamo nel letto : “Ti è piaciuto, Francesca?” “Si!” Rispose secca per approfittare del vantaggio acquisito le chiesi:” Come vedi si possono provare esperienze diverse, essere più propositivi, più sciolti, il sesso è bello non ci devono essere tabù o freni inibitori, soprattutto fra noi che ci conosciamo da più dieci anni.” Francesca mi guardava con un leggero sorriso, che non sapevo se fosse di commiserazione, perché pensava che io non sapessi, o di accettazione. “Non ti montare troppo la testa, un passo per volta! Oggi mi è piaciuto, e questo per ora ti basti.”
    
    Quel giorno me lo feci bastare.
    
    Passarono circa quindici giorni, non ci furono novità di rilievo, ma una sera tornò a casa dopo di me, era radiosa, sorridente:”Scusa per il ritardo, amore, faccio una doccia e preparo subito qualche cosa da mangiare!” Chiamarmi “amore” non era una cosa usuale, per cui immaginai che nel pomeriggio ci fosse stato qualcosa di nuovo dal lato “porno” di mia moglie. Dopo cena, mentre lei si tuffava sul divano per ...
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