1. memorie di un single; la tardona


    Data: 25/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: demaranto, Fonte: RaccontiMilu

    ... differenza degli altri avuti in giornata fu, accompagnato solo da un corto ansimare e da un semplice “si si si si “ dalla bocca. Dalla base dello spacco vaginale colavano degli umori, anch’essi abbastanza liquidi, come me anche lei non ne aveva più, che scesero verso l’ano bagnandolo tutto, allora bagnai la falange con quel liquido e lo spalmai intorno all’ano ed infine lo introdussi dentro, . Lei che si era acquietata dopo l’orgasmo si inarcò di nuovo farfugliando dei “no no no”. Allora pensai di lasciarla stare, sfilai il dito e massaggiai circolarmente l’ano per una manciata di secondi ancora, dopodichè mi sdraiai accanto a lei che, subito ne approfittò abbracciandomi e mettendo una gamba di traverso sulle mie. Un trillo, come di una sveglia ci destò dal torpore post-orgasmico, alzandosi di colpo andò verso la cucina. Ritornò poco dopo. – La pasta, ho fatto in tempo ……. – La pasta ??? – Si, mentre tu riposavi prima ho fatto un sughetto di pesce e, ho messo a cuocere la pasta, menomale che ho messo anche il timer, se no dovevo buttare tutto …… ma alzati, e vieni a mangiare ……. Non so tu ma io ho una fame che mangerei un bue ……. Scherzando misi le mani tra le gambe e, coprendomi l’uccello e le palle dissi: – Effettivamente è meglio che facciamo presto se no …… (guardandomi fra le gambe) – Ahahahahaha poi se lo mangio come faccio ?? Lasciandomi interdetto con quella risposta si girò uscendo dalla stanza, mi preoccupai di mettermi qualcosa addosso ma, vedendola uscire nuda ...
    ... come l’aveva fatta mamma, non me ne preoccupai. Cenammo così, nudi, approfittando del fatto che faceva ancora caldo. Mangiammo in cucina, su un tavolino quadrato, approfittando mentre ero appisolato aveva cucinato e, fatto altre faccende, la tavola era aggiustata di tutto punto, stoviglie semplici ma carine, un vinello bianco e del pane a legna fresco. Cenare così, vicini, e nudi faceva il suo effetto ma, la cosa strana fu che, tranne poche volte, non fissavo i suoi seni che a volte ballavano di qua e di la o si poggiavano sul tavolo, ma fissavo lei. Il viso era felice e rilassato, anche se delle occhiaie contornavano gli occhi. Parlammo di vari argomenti. Diversi sbadigli da parte di entrambi ci fecero capire che era il momento di accomiatarsi. Tra il sesso la cena e discorsi vari si erano fatte quasi le undici di sera. Improvvisamente mi disse: – E se resti qui a dormire stanotte …… ?? Inconsciamente era ciò che volevo, non mi andava di vestirmi ed andare a casa, anche se abbastanza vicina, ero stanco, provato dalle fatiche amorose, insomma volevo sono sdraiarmi subito in un letto, un divano o per terra e dormire ma, comunque non volevo dare per scontato la cosa. – Non so se sia una buona idea ……. – Dai …….. adesso ti fai una doccia, domani mattina ti alzi presto, e vai a lavoro ……. Rifiutai un altro paio di volte e, poi, accettai. Si alzò tutta contenta dalla tavola e uscì dalla cacina ritornò dopo pochi minuti e, mi porse un pantoloncino e una maglietta a maniche corte, ...