1. Il Regno Oscuro – Capitolo 8


    Data: 25/12/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... passo già normalmente, costretta sulle ginocchia, con i suoi arti ricoperti di ferro. Ora la difficoltà era anche maggiore. Doveva mantenere la schiena profondamente arcuata verso il basso, per non far traboccare nemmeno una goccia. Eppure ad ogni movimento delle cosce sentiva lo sperma agitarsi dentro di lei, oscillare pericolosamente. Sentiva gocce lambire i bordi del suo buchetto. Poco prima di uscire sentì una goccia fuoriuscire e scorrerle intorno alle grandi labbra della figa bagnata. La goccia le scese nell’interno coscia. Ebbe timore sarebbe caduta a terra, ma per fortuna la goccia si esaurì scendendo, lasciandola solo bagnata di sperma sulla coscia. Quando furono usciti dalla stanza la gattina guardò il padrone, avrebbe voluto chiedergli quando si sarebbe potuta svuotare dello sperma, quando si sarebbe potuta liberare di quel nuovo supplizio. Non poteva parlare, così si limitò a miagolare triste un paio di volte.– Lo sai – disse Albino sorridendole – Puoi svuotarti solo nella tua lettieraDetto ciò si avviarono verso la stanza del padrone. La strada era lunga. Si domandò come avrebbe fatto a salire le scale senza far colare lo sperma fuori dal suo culo, camminando sulle ginocchia e tirata al guinzaglio dal suo padrone. Non importava, amava avere in sé lo sperma caldo del suo padrone, sentirsi piena. Si sarebbe inventata un modo.
    
    Anya beveva avidamente dalla sua borraccia. Grazie ai copiosi orgasmi di Lorenzo, l’aveva riempita di sperma, ed ora lo stava bevendo a ...
    ... lunghe sorsate. Ormai la sua bocca si era abituata a quel sapore, non solo lo sopportava, ma gli piaceva. Quando sentiva la densa sostanza scorrergli sulla lingua la assaporava golosamente. Si bevve in un lungo sorso quasi metà borraccia, riempita in numerose sessioni di sesso orale. Poi la tappò e abbassò il capo in mezzo alle proprie cosce. Guardò Lorenzo che affondava la sua faccia nella figa, leccandola avidamente.– Lecca! Lecca e fammi godere – disse spingendogli la faccia tra le proprie cosce con la mano.Erano due caratteri forti, due dominatori, così finivano per soggiogarsi a vicenda. Il Barone mal sopportava il modo di fare di lei, non amava sentirsi sottomesso così. Quando lei spinse ancora di più la sua testa sulla sua figa, fin quasi a soffocarlo, si ribellò. La spinse via e la costrinse a stendersi al suolo, a pancia sotto. Con una mano le bloccava i polsi, conserti dietro la schiena. Con l’altra si massaggiò entrambi i peni. Sputò sull’ano della donna e iniziò a spingere entrambe le cappelle tra le sue natiche.– No! No entrambi no! urlò Anya, ma il suo urlo si perse nel deserto che li circondava.Si trovavano accampati sotto una duna, del deserto che avvolgeva il sud del Grande Continente. Si trovavano a poche ore di viaggio da Suddia, la più grande città del deserto, capitale del fu Regno del Sud. Era quello il loro obiettivo.Lorenzo non ascoltò le urla dell’eletta e affondò con decisione i suoi peni nel suo culo, molto profondamente. Anya si sentì dilaniata. ...
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