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Capitolo 14 – La mia storia con una donna sposata – Epilogo
Data: 24/12/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu
... insomma qualsiasi cosa. Tornai a casa dei miei genitori e me ne andai in camera. Ci rimasi per tutto il tempo fino all’ora di cena poi dopo aver cenato inviai un messaggio a Cristina: “Ciao amore, nonostante tutto quello che è successo in questi ultimi giorni ti amo sempre tanto!” Non ricevetti risposta! Verso le 22:00 suonò improvvisamente il cellulare. Era Cristina !?!?!?! “Dimmi amore mio!” Non senti nulla poi qualche secondo dopo una voce maschile cominciò a parlare: “Buonasera sono il signor Francesco V. , sono il marito di Cristina …. Volevo dirle che se ne è andata di casa non appena io sono rientrato dal lavoro …. Il suo cellulare l’ha lasciato a casa e scorrendo la rubrica ho trovato un nome “Mio Amore” e ho chiamato e ha riposto lei … Temo che le sia successo qualcosa!” Ci fu un attimo di silenzio da parte mia. Con tono di voce freddo dissi: “Ho capito ! … Ma da me, lei, che cosa vuole?” “Se per piacere può aiutare a trovarmela!” Pensai un attimo a cosa rispondere poi dissi, sempre con tono scostante : “Vedrò quello che posso fare!” E terminai la telefonata. Mi misi a pensare dove poteva essere andata ma una mezza idea me l’ero già fatta. Andando per esclusione pensai che dai suoi genitori non ci poteva essere, da una delle sue amiche nemmeno in quanto non ce n’era nessuna in grado d’ospitarla. Quindi rimaneva solo la casa in montagna, quella che era stata il nostro nido d’amore. Mi vestii e partii per andarla a prendere. Dopo ...
... un’ora e mezza di viaggio arrivai e lei era effettivamente lì. Era arrivata con la sua auto. Parcheggiai l’auto ed entrai in casa. Era seduta sul divano che stava piangendo a dirotto. S’alzò e mi venne incontro; s’appoggiò a me sempre piangendo. L’abbracciai e la baciai sulla guancia. Rimanemmo così non so per quanto tempo ma a me pareva un’eternità. Avevo gli occhi lucidi e mi stavo commuovendo; restai immobile ad osservarla e deglutivo continuamente l’abbondante saliva che avevo nella bocca e con un filo tremolante di voce le dissi: “Amore vieni a casa ti prego! … Tuo marito mi ha telefonato stasera dicendo che era preoccupato per te e aveva paura che ti fosse successo qualcosa di molto spiacevole ….” Mi guardò con gli occhi gonfi e pieni di lacrime; mi misi a piangere anch’io. Senza dire una parola si mise il cappotto e salì in auto. Partimmo per tornare a casa. Arrivammo a casa molto tardi, erano quasi le 02:00 parcheggiai l’auto davanti al cancello e lei senza dirmi nulla se ne andò. Pensai che un ringraziamento o comunque qualche parola di chiarimento era per lo meno doverosa. Invece niente! Ci rimasi davvero molto male. Il giorno dopo non ricevetti nessuna telefonata ne da parte di Francesco e tanto meno da parte di Cristina. Mi rammaricai e mi resi ben presto conto d’averla persa per sempre! Passarono i giorni e poi le settimane e Cristina non si fece mai più sentire; io avevo il morale sotto terra, passavo le giornate e i weekend in camera a letto. Mia madre se ...