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Al sauna park: casualmente in tre
Data: 20/12/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
... Sauna Park che ogni 10 minuti faceva il giro di tutta l'area per tenere sotto controllo la situazione. Sott'acqua però i nostri piedi, le gambe e poi le mani cominciarono a sfiorarsi, a toccarsi, a intrecciarsi. Non capivamo esattamente di chi era la parte del corpo sfiorata ma in quella confusione c'era tutto il piacere di quell'incontro al buio. Ci guardavamo con sorrisi maliziosi, carichi di desiderio e fantasie. Un po' alla volta ci facemmo tutti più audaci. Fu Lei a prendere l'iniziativa e a catturare con le sue mani il cazzo di entrambi. Con la destra stringeva il mio e iniziò a segarlo dolcemente sott'acqua. Faceva dei movimenti lunghi e impercettibili per chi ci guardava da fuori. Col pollice indugiava sulla cappella e poi scendeva con tutte le dita facendo pulsare il sangue sotto i polpastrelli. Aprì le gambe e ne appoggiò una sulla mia coscia e una su quella del marito il quale mi fece cenno di accarezzarla. Cercando di non farmi notare iniziai a risalire con la mia mano lungo il suo interno coscia. Lui faceva altrettanto. Ogni tanto stringevamo la presa, oppure ci spingevamo vicino all'inguine senza mai andare oltre. A lei piaceva. Era al centro delle attenzioni. Lui conoscendola dirigeva le operazioni e io mi lasciavo guidare alla scoperta dei loro desideri che si fondevano con i miei. Oramai eravamo seduti tutti e tre vicini. Lei continuava a masturbarci tenendo i cazzi stretti tra le sue mani, e noi eravamo lì lì per infilarle un dito nella figa che ...
... immaginavamo bagnatissima ed accogliente. Non potevamo resistere ancora per molto. "E se andassimo in sauna?" fu sempre Lui con perfetta scelta di tempo a proporre la giusta soluzione. Uscimmo dall'acqua coprendo con il telo l'imbarazzante stato dei nostri uccelli in tiro. Eravamo come dei ragazzini sulle giostre proiettati verso la nuova attrazione che eravamo sicuri ci avrebbe riservato ulteriori emozioni. Di saune all'interno del Park ce ne sono diverse. Decidemmo di entrare in quella Bio, un po' meno calda di quella finlandese. Lui si andò a sdraiare sulla panca nell'angolo più lontano e meno visibile dalla porta d'entrata. Lei lo raggiunse. "Tu per adesso è meglio se resti vicino alla porta a controllare che non arrivi nessuno" mi disse. "Se fai il bravo poi tocca a te". Detto questo Lei si inginocchiò e cominciò a fargli un bel pompino. Lo prendeva in bocca guardando un po' lui e un po' me. Le piaceva sentirsi osservata, dimostrarmi quanto era brava e porca. Lui ammirava la passione e la foga che ci metteva e ogni tanto si voltava sorridente verso di me, facendomi capire che poi sarebbe arrivato il mio turno e non me ne sarei pentito. Io d'altra parte ammiravo quella scena erotica segandomi l'uccello e controllando di tanto in tanto che non arrivasse nessuno. Era tutto un intreccio di sguardi e desideri, emozioni e fantasie. Sembrava uno "stallo alla messicana" come nei film di Sergio Leone. Eccitata dalla situazione e dai miei sguardi vogliosi Lei accelerò ...