1. Organismi geneticamente modificati: i porcopesci


    Data: 18/12/2019, Categorie: Zoofilia Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... scivolano sul seno e tra le cosce in conturbanti carezze.
    
    Davanti alla vulva è tutto un magna magna e un via vai di pesci che si affaccendano tra le grandi labbra e il clitoride mentre i più temerari e robusti si infilano in profondità per far bottino di nutrimento. Hanno trovato il modo di infilarsi tra le piccole labbra e con affondi sempre più decisi hanno ormai colonizzato tutta la cavità vaginale.
    
    Seguendo un copione ormai imparato a memoria la stimolazione interna prosegue con pesci sempre più grossi e agitati, finché la giapponese sfodera un repertorio di urla ed esclamazioni in dialetto di Osaka e squirta uno tsunami di muco saporito, subito preda di decine e decine di voraci porcopesci che pare non aspettassero altro.
    
    Schizzi di gelatina translucida vengono eiettati nelle cristalline acque del mar Ionio, subito aggrediti da miriadi di pesci e molluschi di ogni dimensione.
    
    Come impazziti, ubriachi, drogati, pesci, molluschi e lumachine si alternano nelle zone adiacenti le pieghe inguinali, mentre un grosso totano si infila nella bocca della nipponica, che ancora ansima, cercando di impadronirsi di saliva ed emissioni buccali di sentore orientale.
    
    Un calamaro si attarda in vagina per ripulire gli ultimi rimasugli di nutrimento; entra ed esce regalando un nuovo orgasmo alla giapponese che, ormai sfinita, nuda e appagata, resta sospesa alle anguille che ancora le legano polsi e caviglie.
    
    Solo pochi minuti di sosta e un nuovo branco di pesci ricomincia ...
    ... a scivolarle lungo i glutei, sui seni e intorno alla vita; dalle caviglie risalgono serpeggiando lungo le cosce per convergere sul sedere e nelle pieghe inguinali. Piccoli cuccioli di porcopesci le si infilano tra le chiappe e insidiano il buchetto più scuro mentre tenaci lumachine le aderiscono ai capezzoli succhiando e assaporando deiezioni esotiche.
    
    Piccole bocche si alternano in suzioni clitoridee, vermicelli scivolano all'interno della vulva e gamberoni sgambettano entrando e uscendo con disinvoltura dalla passera ormai bollente.
    
    In poco tempo la giapponese concede un avvincente bis con un nuovo orgasmo e un fuoco d'artificio di succhi nutritivi che, grazie alle ritmiche contrazioni del bacino, vengono mantecati con acqua di mare al retrogusto di ostrica.
    
    Poi la turista si scioglie in un profondo torpore, mentre le anguille, con un ultimo guizzo intorno ai formosi seni e tra le natiche, abbandonano la fonte di cibo dileguandosi nella notte incipiente.
    
    La ragazza, ancora scossa da contrazioni pelviche, la fronte bagnata di mare e di sudore, lascia smaltire le vibrazioni di piacere che ancora si attardano sui capezzoli e tra le pieghe della vulva e, nuda e stanca, ritorna a riva interrogandosi su che tipo si sogno erotico le sia stato stimolato dai sargassi che popolano le coste dell'Italia mediterranea.
    
    Risale sulla spiaggia e si accascia sull'asciugamano.
    
    Ancora eccitata e fremente si spara un ditale per non lasciare nulla di incompiuto, poi, armata di ...