1. Naike: conclusione


    Data: 18/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... mi facessero entrare. Erano già vestiti.
    
    “Puzzi, vai di sopra a farti una doccia. Muoviti!”
    
    Mi diressi verso le scale ma quando ero già sui gradini pensai che forse dovevo prendere anche i vestiti. Loro li indossavano già e quindi era tutto finito. Sicuramente era meglio se fossi tornato vestito. Scesi piano. Le loro voci provenivano dalla cucina. Cercando di non far rumore andai a raccattare slip, jeans e il resto e, proprio mentre avevo quasi tutto e stavo per andarmene una frase mi colpì facendomi sobbalzare.
    
    “Vi è piaciuta la troietta che vi ho portato? Carne freschissima! Diciotto anni compiuti oggi.” Era di Manuel, ne ero certo, ma quello che stava dicendo non aveva senso. Sicuramente avevo capito male. Rimasi bloccato, trattenendo il fiato, cercando di sentire altro.
    
    “Certo che gli abbiamo fatto proprio una bella festa di compleanno.” Disse il più giovane dei due mentre le risa degli altri coprirono la sua voce.
    
    Stupidamente mi avvicinai alla porta rischiando di essere scoperto per sbirciare dentro. Erano seduti e stavano bevendo e Manuel era li. Mi ritrassi rimanendo nascosto per poterli sentire meglio.
    
    “Fra tre giorni ve lo riporto ma questa volta me lo scopo anch’io. Magari mi costringerete voi a farlo....”
    
    “Ma se te lo scopi quando vuoi!”
    
    “Si, ma in gruppo è più…” Probabilmente fece un gesto e continuò: “ Hai capito? E poi non ce li facciamo sempre tutti insieme? E’ tradizione.”
    
    E risero ancora.
    
    “E se vogliamo dirla tutto poi me ...
    ... lo merito, avreste dovuto vedere come ho recitato in macchina la scena della vittima degli strozzini...”
    
    Ci fu un’altra risata.
    
    “Se vi va domani potrei portare Marina.”
    
    “Quella con le tette grandi?”
    
    “Si.”
    
    “Non so, domani forse non riesco.” precisò il vecchio: “e poi sapete che preferisco il buco di un maschietto… Magari quel biondino magro magro...”
    
    Avevo sentito anche troppo e, fatti alcuni passi per allontanarmi dalla porta, mi infilai in un baleno tutti vestiti, non preoccupandomi nemmeno di togliermi le calze che mi avevano messo e decisi di scappare. In quel momento mi accorsi che sul tavolo della sala c’era il telefono di Manuel e non ci pensai un istante, infilandolo in tasca prima di andarmene. Trovai il cancello chiuso ma non era troppo alto e lo scavalcai e, appena raggiunta la strada, mi misi a correre a perdifiato per allontanarmi il più possibile.
    
    Purtroppo non conoscevo il quartiere e le strade erano dritte e con tante villette. Il posto peggiore per nascondersi se fossero venuti a cercarmi perciò continuai a correre zigzagando per delle vie sconosciute finché vidi in lontananza dei condomini e mi diressi in quella direzione. Dopo alcuni incroci raggiunsi una via principale e la fortuna mi assistette perché mi accorsi che stava sopraggiungendo alle mie spalle un bus e poco più avanti c’era una fermata. Feci le ultime decine di metri correndo ancor di più e riuscii a salirci. Mi sedetti in fondo, lontano dai pochi passeggeri e presi il suo ...
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