Le tentazioni oscene di una signora per bene
Data: 12/12/2019,
Categorie:
Porno celebrità,
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster
... allora le prometto di accompagnarla il giorno dopo e vedremo cosa si può fare, visto poi che papà è, come al solito, in giro per l?Italia le propongo di fermarsi a dormire e così fece.
Il giorno dopo, a colazione, mi raccontò che si trattava di un locale, chiaramente clandestino, dove si giocava d’azzardo, era di proprietà di due fratelli, probabilmente, anzi sicuramente, legati alla malavita, ma pensa in cosa doveva andare a cacciarsi la mia mammina? Il suo timore, comunque, non era che potessero farle del male, del resto aveva sempre pagato, bensì che facessero in modo che papà lo venisse a sapere e, questo sarebbe stato “assolutamente improponibile”, mia madre ha sempre usato questi termini, se non si fosse trattato di una situazione così drammatica, sarebbe stato da ridere.
Il pomeriggio ci truccammo, ci vestimmo con attenzione, mamma diceva che si trattava di un locale elegante, e poi, con il mio maggiolino ci dirigemmo verso Piazza Napoli, da lì verso il Lorenteggio e, dietro Piazza Frattini trovammo un parcheggio, la palazzina era abbastanza anonima, praticamente una villetta, le finestre erano chiuse da persiane, dall’esterno non sembrava che lì si svolgesse una qualsiasi attività, ma mamma suonò al citofono e subito il cancelletto si aprì, attraversammo il giardino e poi salimmo alcuni gradini per arrivare all’ingresso, lì mamma suonò ancora un campanello posto di fianco al portoncino e, subito ci venne aperto, un uomo, in giacca e cravatta ci accolse, ...
... chiudendo la porta alle nostre spalle, ci diede il suo benvenuto e si appropriò dei nostri soprabiti.
La mamma mi guidò attraverso un corridoio e poi oltre una porta dove entrammo in una sala abbastanza ampia dove una decina di persone stavano giocando alla roulette, mamma si diresse in fretta verso una specie di ufficio che scoprii essere la cassa e chiese del proprietario, il sig. Cavalcanti (nome inventato, chiaramente) ci venne detto di attendere e, dopo pochi minuti venimmo invitate verso un corridoio al cui inizio c’era una tenda color rosso, mamma doveva conoscere bene la strada perché vi si diresse a passo svelto fino ad arrivare, all’incirca a metà corridoio davanti ad una porta, ai lati della quale c’erano due uomini seduti su delle sedie, non dissero una parola, ci fecero solo cenno di entrare; entrammo in un bell’ufficio, abbastanza ampio, una scrivania, un divano con una pio di poltrone, tappeti ed un mobile bar in un angolo, con mamma ci sedemmo su due poltroncine poste di fronte alla scrivania, una porta, sul lato sinistro della stanza si aprì ed un uomo molto elegante entrò, aveva i capelli un po’ lunghi, ma indossava un completo grigio sicuramente di qualche stilista, azzardai un ‘Armani, subito si rivolse alla mamma :” Cara Signora, l’aspettavo con ansia, ma ero certo non sarebbe mancata al nostro appuntamento” poi si sedette nella poltrona dietro la scrivania, “ E questa bella signorina chi è?” aggiunse appena seduto, mamma gli spiegò che ero sua figlia, la sua ...