"un bull per mia moglie 2"
Data: 07/12/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... candela e, dopo aver fatto una veloce doccia, mi ripresentai a lei in accappatoio."
"Ora metto in ordine" le dissi
"Vuoi un aiuto?" replicò lei con un sorrisetto che diceva....non ne ho voglia!
"Aspettami dentro; dieci munti e sono da te".
E sculettando, quasi per provocarmi, si rifugiò in casa.
In effetti impiegai meno di dieci minuti e, sempre con addosso l'accappatoio, mi diressi in camera da letto.
Il condizionatore acceso mi diede una sensazione di fresco e nel buio non riuscivo a vederla.
"Accendi la luce!" quasi mi ordinò.
Al click dell'interruttore, mi apparve in tutto il suo splendore.
Era stesa, a gambe spalancate, nuda sul letto, con un cuscino sotto la testa e un altro dietro la schiena all'altezza del bacino.
Mi stava mettendo a disposizione i suoi due tesori.
Ebbi un attimo di pentimento per quello che avevo fatto poco prima in bagno, ma avrei ceduto tante altre cose pur di raggiungere il mio scopo!
Mi sfilai l'accappatoio e mi stesi nudo sul letto con la testa fra le sue cosce.
Profumava di femmina, ma l'odore era molto delicato. Quando poggiai la bocca sulle labbra turgide della sua vagina, oltre al buon profumo, gustai anche il suo desiderio salato.
Dovevo solo leccarla, baciarla e giocare con le dita. non dovevo permettere al mio cazzo di inalberarsi e di penetrarla.
Il connilingus la stava mandando ai matti e la sua mano premeva sulla mia testa per far entrare più in profondità la lingua. Cominciò a bagnarsi ...
... sempre più e dovetti staccarmi appena un attimo per prender fiato, ma poi ripresi subito quella meravigliosa apnea.
La svolta avvenne quando puntai la lingua sul buchetto ambrato del suo culo. Lo sfintere vibrava spinto anche dalle contrazioni della sua figa e in un attimo di delirio:
"Dai chiavami, non ce la faccio più!" esclamò, urlando.
Mi sollevai e, con una finta mortificazione, le mostrai il misero cazzo, nemmeno barzotto.
Lessi lo sconforto sul suo viso e, senza dire una parola, cominciò a masturbarsi con due dita nella vagina.
Volevo farlo io, ma spinse lontano la mia mano e non potei far altro che girarmi dall'altro lato.
Il mio gesto, evidentemente, la bloccò e, giratasi verso di me:
"Scusami, non volevo ferirti, girati di qua!"
Mi girai ed incontrai i suoi occhi, il suo sguardo che percepii pietoso. Era il momento buono per dare l'affondo.
"Sono io che devo scusarmi: credevo che, dopo tanto tempo, qualcosa potesse succedere. Lia non ce la faccio più a deluderti, ti prego, pensa e rifletti sul nostro discorso in sospeso..."
"Delle corna? - disse d'un fiato - ma davvero vuoi che vada a letto con un altro?"
"A questo punto, sì! Non puoi più continuare a darti piacere da sola, sei ancora giovane e desiderabile. Poi ciò che ti chiedo, non sono corna: sono tali quelle che si fanno "tradendo" di nascosto." replicai
"Come ho fatto io, l'altra sera in chat?" bisbigliò.
"Sarei stato più contento se l'avessi saputo da te e non da quella ...