Io e la gabbietta
Data: 22/11/2019,
Categorie:
Cuckold
Autore: Caged_man, Fonte: RaccontiMilu
... è in possesso di un’altra persona, questo diventa un atto molto intimo, qui subentra la necessità di avere estrema fiducia nella portachiavi (Keyholder) in quanto sarà solo lei che potrà interrompere la costrizione e permettervi di tornare ad avere la disponibilità del vostro pene. In questo caso, il livello di apprensione sale, perché si deve dipendere da qualcun altro. In questo caso però, l’atto assume anche molti altri aspetti, diventando anche una forma di pegno d’amore, una donazione della propria sessualità, una forma di subalternità nei confronti del keyholder e di delega sulla scelta e sui modi con cui poter disporre della propria sessualità. In ogni caso, significa rinunciare alla disponibilità di quella parte attiva propria del maschio che prende, per entrare in una forma passiva in cui, se non liberato dalla costrizione, si diventa quello che attende, che riceve o che viene preso, al pari della parte femminile. Avere il pene rinchiuso in una gabbia di castità equivale ad avere le stesse potenziali sessuali di cui dispone il sesso femminile. Facciamo un passo indietro e proviamo ad immaginare cosa si prova ad indossare una gabbietta di castità. La prima sensazione è quella di qualche cosa che blocca e condiziona. In realtà questa spesso è la sensazione iniziale, ma che poi con il tempo svanisce. Quando si indossa per la prima volta una gabbietta, normalmente il pene è eccitato, vuoi per la situazione, vuoi per tutto quello che una persona ...
... immagina, vuoi per la manipolazione dell’organo, che inevitabilmente raggiunge l’erezione rendendo più complicata e dolorosa l’installazione dello strumento. Quando finalmente il lucchetto si chiude, o la chiusura viene bloccata, l’emozione dà una scossa e un brivido che attraversa tutta la parte pubica fino alla punta del pene e i testicoli. A questo punto si comincia a percepire che, quello che era il vostro apparato sessuale maschile, comincia ad essere pressoché inerte, insensibile, e che quei brividi che prima raggiungevano la punta del vostro pene, a cui voi potevate dare sollievo con una leggera scrollata alla punta o alla base del glande, scaricandone la tensione, ora si ferma lì e non si disperde. Voi non disponete più di un sesso maschile, voi ne siete privati. I tentativi di erezione, che contrariamente a quanto si legge su internet ricercherete con assiduità, non saranno affatto percepiti come qualche cosa di doloroso, tranne nei casi in cui la pelle non venga pizzicata da qualche parte, ma come una cosa piacevole e che vi farà avere la consapevolezza che, per quanto represso, disponete ancora di un pene. Il vostro pene, quando è rinchiuso, non potrà più avere erezioni, al massimo si gonfia nella gabbia, ma la curvatura verso il basso della stessa, impedisce che il vostro sesso raggiunga una posizione eretta. Psicologicamente, quella curvatura verso il basso, sono un indistinto segno di sottomissione e di impotenza. Solo le erezioni più violente vi faranno ...