1. Un mondo come piace a me -4-


    Data: 21/11/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: LanA, Fonte: EroticiRacconti

    Elena era cosciente che non avrebbe potuto lasciarlo in queste condizioni.
    
    Far giungere all’orgasmo il proprio partner occasionale è un obbligo inderogabile, se il vecchietto l’avesse denunciata sarebbe dovuta apparire un’altra volta davanti ad un tribunale civile.
    
    Si guardò affannosamente attorno fra gli altri passeggeri, scrutava tutti i tesserini per vedere se riusciva a trovare qualche abbinamento al suo. Qualcuna che potesse fargli un favore al suo posto, facendo sborrare il vecchio per lei.
    
    Poi il problema si risolse da sé.
    
    Una simpatica vecchietta su una sedia a rotelle, che era sempre stata seduta di fianco a loro, le disse
    
    “scusi signorina, è da così tanto tempo che non vedevo mio marito con un’erezione simile, sembra un fucile pronto a sparare, le dispiace molto se ne approfitto e lo faccio sparare su di me?”
    
    “Ma certo signora “disse Elena” si accomodi pure, se a suo marito non dispiace….”
    
    Il vecchietto la interruppe rivolgendosi alla moglie “ma come Anita, la signorina ha un obbligo verso di me e adess….”
    
    “Ma dai smettila di brontolare” lo interruppe la moglie “ricordi com’era confortevole la mia bocca quando ero più giovane? Ebbene, immagina il servizio che potrei farti adesso che sono senza denti”.
    
    Il vecchietto si convinse, tirò fuori la sua attrezzatura, 20 cm di salame che era pronto a scoppiare, e cominciò a strusciarlo dolcemente sulla faccia della moglie pregustando il momento che lei decidesse di prenderglielo in ...
    ... bocca.
    
    Intanto l’autobus si stava fermando, Elena raccolse la sua borsetta e si preparò a scendere senza staccare gli occhi dall’azione dei due simpatici vecchietti.
    
    La nonnina socchiuse le labbra, e l’uccello, gocciolante di liquido pre-seminale.
    
    Quell’uccello volò nel nido e si spinse dentro squarciandole la gola lentamente fino alle palle.
    
    Poi lo sfilò altrettanto lentamente e chiese alla sua consorte
    
    “Anita, amore mio, credo di essere sul punto di sborrare, vuoi bere tutto o te lo spruzzo in faccia?
    
    “Caro” le rispose lei dolcemente “tu ricordi benissimo cosa piace a me, vero?” il vecchietto, con un sorrisetto malizioso stampato in faccia, annuì e cominciò a stantuffargli furiosamente la bocca.
    
    Elena stava guardando attonita, avrebbe voluto vedere dove la vecchietta avrebbe preso, quella che prometteva di essere la più grande colata di sborra del secolo e….
    
    “Signorina!!! Si decida, deve scendere o no?” la incalzò l’autista.
    
    Non si era accorta che le porte del bus erano aperte già da un po’.
    
    Scese e purtroppo, ancora una volta, non riuscì a vedere il finale.
    
    “Questa giornata ė proprio cominciata male” pensò Elena.
    
    Prima quel mal di testa appena svegliata, poi la frustrazione per non avere potuto assistere alla sborrata di ben due cazzi durante il tragitto in autobus.
    
    E inoltre non aveva fatto in tempo ad avere nemmeno un piccolo orgasmo.
    
    Ed ora, mentre si stava incamminando per raggiungere il suo posto di lavoro, aveva il bassoventre completamente ...
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