La foto ricordo 3
Data: 16/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... ama e ti vuole dentro, fino alla conclusione; sei dei nostri?”
Brutale e diretta, la mia nuova giovane compagna; ma forse era stato questo, che mi aveva fatto innamorare di lei; ed era questo che le chiedevo, in un rapporto che aveva come unico fondamento la fiducia reciproca; in fondo, ero solo io a farmi degli scrupoli ipocriti sull’ipotesi di scoparmi insieme mia figlia e la sua amica, che era anche la mia compagna; Laura, che mi aveva dimostrato concretamente di avere del sesso e dell’amore una visione assai netta e chiara, non si poneva problemi.
Mi resi conto, allora, che tutte le fisime nascevano dal rigore forse persino eccessivo che mettevo anche nelle trasgressioni, derivandolo dalla mia attività lavorative che imponeva precisione e puntualità; trovarmi a spogliarmi mentre mi accostavo al letto con la coscienza che avrei occupato, tra due veneri, la terza piazza, fu una conseguenza automatica; mi accorsi che il mio cazzo si era avviato senza curarsi delle mie fisime ed era ritto come un palo di cemento.
Se ne accorse immediatamente Laura, che fra le due era la più ansiosa di prendersi quella mazza che aveva desiderato fin dall’adolescenza e che non era mai riuscita a guardarlo con calma e desiderio, ma aveva solo osservato qualche volta di sfuggita quando mi spiava in doccia o mentre scopavo con sua madre; decisi, inevitabilmente, di cominciare da lei e di consentirle finalmente di soddisfare il suo segreto desiderio di scoparsi suo padre.
Si era già ...
... stesa sul letto, in perizoma e reggiseno; era uno spettacolo straordinario, con la folta chioma aperta a ventaglio sul cuscino, il viso raggiante con gli occhi che mi scrutavano ansiosi e la bocca carnosa che pregustava il più succoso pompino che la sua ‘gola profonda’ avesse mai praticato; se ne stava ferma, come in croce, a braccia aperte e gambe leggermente divaricate offrendomi uno spettacolo mai visto di piacere sommo mentre si preparava a scoparmi.
Il seno abbondante, più di una terza taglia probabilmente, benché fosse leggermente appoggiato, per la posizione supina, splendeva con due globi di carne rosea e invitante su cui torreggiavano le aureole brune ed invitanti e, in cima ad esse, i capezzoli rosei che chiedevano di essere ciucciati; il ventre piatto, con al centro un autentico tortellino di venere invitava a manipolare, palpare, leccare, mordere, affondare il viso per sentire il corpo vibrare.
I fianchi morbidi, disegnati dalla vita sottile, lasciavano intuire un culo perfetto, invisibile al momento per la posizione del corpo; sotto, scendevano due gambe da scultura classica, splendide nel disegno e nella struttura, dal pube alle caviglie sottili; le cosce leggermente divaricate mostravano il ciuffo di peli lasciato sopra la figa che restava nascosta ma faceva intuire perfino l’umido delle grandi labbra per l’eccitazione.
Salii gattoni sul letto e mi sovrapposi a lei, finché la mia bocca raggiunse la sua; la catturai in un bacio stratosferico e liquido; ...