1. Maledetta Tecnologia


    Data: 15/11/2019, Categorie: Cuckold Autore: Staff Millù, Fonte: RaccontiMilu

    ... ancora il mio cazzo tra le sue mani e il rossetto macchiato..
    
    Serena:”Succede un casino se viene tutto fuori..capito tutte le porcate dette?”
    
    Beh si..l’ex inquilino, trasferitosi piu’ avanti con l’attività è proprio uno di quei su cui abbiamo fantasticato, che rientrava nelle grazie della mia lei ma SEMPRE nell’intimità…
    
    Serena:” Oddio che figura di merda…”
    
    Incazzata si riveste, si pulisce la bocca e incomincia ad inveire..
    
    Serena: “Abbiamo fatto il suo nome, i commercianti tutti si conoscono e ci conoscono…hai capito che casino esce fuori?E poi mi dà fastidio..a te piace sicuramente questa situazione, perché curnut vuo’ essere chiammato..”
    
    Io:”Tu sei fuori…ti pare che abbia fatto tutto ad hoc?”
    
    Serena:”Capisci le porcate dette, le fantasie..i nomi utilizzati?Non parlo delle porcate ma il fatto che mi abbiano vista nuda a scopare con il mio fidanzato, na cosa che nun sopport”
    
    Io:”Cara piaceva anche a te tutto quello, non l’ho fatto da solo…”
    
    Serena:” Tu si scem…veramente, io qui dentro neanche un bocchino ti faccio e sono incazzata nera..”
    
    Va in bagno a truccarsi e a mettersi il rossetto. In effetti la situazione è delicata, lo abbiamo fatto in un mese una decina di volte e questa volta, solo per puro caso, ho intravisto la telecamera accesa mentre Serena mi spompinava. Per non dire altre volte in cui abbiamo fatto nomi di altri uomini fantasticando su sesso a tre, tra questi nomi c’era Roberto, che aldilà del fatto che lo conosciamo come ...
    ... “vicino” commerciante, è un commerciante noto nel nostro paese ed è conosciuto anche dai nostri familiari.
    
    Siamo nei guai…penso tra me e me. Il timore di essere finiti già sui siti porno non mi faceva impazzire, anche se nelle “lontane” fantasie, se avessi visto la storia da fuori mi sarei eccitato ma stavolta ci sono dentro.
    
    Passano i giorni e chiaramente non ci siamo piu’ fiondati a farlo nel negozio, la preoccupazione c’era ed era evidente anche l’imbarazzo nel salutarci la mattina o ogni tanto scambiarci delle parole con loro.
    
    Serena era in uno stato di difficoltà intenso, non voleva passare per la poco di buono.
    
    Vedevo nel trascorrere dei giorni, un parlare piu’ accentuato, perché tra commercianti nei momenti di pausa si sa. Roberto conosceva bene il salumiere accanto e il negozio di elettrodomestici (Enzo, 54 anni e Mario 38) e ogni tanto si incontravano fuori e parlavano di Napoli, del calcio e dei problemi che attanagliano la città ma quel giorno mi accorsi qualcosa che non andava, la paura saliva.
    
    Una mattina, all’apertura, poco dopo entro’ nel negozio Enzo(salumiere)..
    
    Enzo:”Ciao vaglio’, sei solo…?”
    
    Io:”Si, Serena viene piu’ tardi…”
    
    Enzo:”Ok megl ancor..”
    
    Enzo lo conosco da una vita e conosce anche le nostre famiglie, facciamo parte di un piccolo paesino di Napoli che non indico e non invento soprattutto, non avrebbe senso, siamo del paese e ci conosciamo tutti.
    
    Enzo:”Waglio’ ti devo parlare…questo è per te..”
    
    Mi consegna un Cd con scritto ...