Una grossa sorpresa
Data: 07/11/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Moana, Fonte: EroticiRacconti
... uccello ben eretto davanti al viso e quindi mi infilo la cappella nella bocca e la succhio. Un movimento sussultorio del bacino accompagna la penetrazione dell'uccello nella gola, il cazzo entra ed esce dalla bocca in maniera rapida.
Intanto ho preso in mano anche l'altro uccellone ed il delicato movimento della mano fa aumentare a dismisura le dimensioni di quel pene. Sono in grado di percepire il martellare delle arterie nel palmo della mia mano. Il cazzo di Carlo continua imperterrito dentro la mia bocca, con la lingua sfioro l'orifizio uretrale solleticando Carlo di nuovi piaceri, l'uccello si contrae in spasmi d'inaudito piacere. Lo ingoio spingendolo contro le adenoidi sul fondo della gola, con le labbra posso sfiorarne la radice tanto l'ho assorbito nella bocca. Sento che irrigidisce il corpo trascinandomi in un vortice di piacere. Viene sborrandomi nella bocca, non estrae l'uccello ma lascia che possa godere fino all'ultimo delle sue pulsazioni. Non lascio disperdere alcuna goccia del prezioso nettare, lecco con cura quel poco di sperma che mi è fuoruscito dalle labbra.
Ne aveva di sperma nel serbatoio! Sono sempre stata golosa di quel liquido, mi delizia il sapore della sborra e prima di ingoiare il suo in altre occasioni non avevo mancato d’inghiottirlo. Impiegai parecchi secondi per riprendermi, ripulii la cappella tutt’intorno con la lingua e poi mi dedicai al cazzo di Giovanni.
Quant’era grosso! Provai ad infilarmelo in bocca, ma nonostante gli sforzi ...
... riuscii ad infilarmi solo la cappella. Era enorme, rossa paonazza e la sentivo pulsare nel palato. Piegato in avanti con una mano massaggiavo i testicoli e con l’altra stringevo l’asta, dura come il marmo, la mia bocca era aperta oscenamente e mi facevano male le mandibole per contenere quel glande esagerato.
Carlo intanto si era ripreso e stimolato anche dall’oscena posizione che avevo assunto per succhiare il cazzo dell’amico, mi sputo sul buco del culo, mi ci appoggiò la sua cappellona e spinse fino a che il suo corpo non toccò le mie chiappe. Era bello grosso ma non trovò resistenza e cominciò con foga a muoverlo dentro il mio intestino. Infoiato com’era non ci mise molto a schizzare tutto il suo seme nel profondo del mio sfintere, trattenendosi finchè non si fu svuotato completamente.
Carlo, rivolgendosi a Giovanni gli disse che ero pronta, mi fecero sistemare a pecorina sul divano e mentre Carlo mi teneva le chiappe allargate, il buco era ancora un po’ aperto, Giovanni puntò il suo cazzo sullo sfintere e cominciò ad infilarlo centimetro dopo centimetro nella cavità del mio corpo.
- Fermati, ti prego mi fai male…è…troppooo…grossooo!!! Cercai di divincolarmi e di sottrarmi a quella tortura, ma invano, la forza di 4 mani mi tenevano ferma e lo spessore del suo membro lacerò i tessuti dello sfintere.
- sei terribilmente stretta – disse mentre affondava l’uccello nella cavità.
- non credo – sei tu che hai un cazzo enormeee!
Iniziai a muovere il culo al ritmo ...