Un bagno particolare 2
Data: 03/11/2019,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Sesso di Gruppo
Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu
Stavo guidando sulla strada che percorrevo ogni sera per tornare a casa dal lavoro. Era stata una giornata particolarmente faticosa per me e avevo una gran voglia di tornare a casa in fretta e farmi un bel bagno rilassante. Quella sera però non ero andata in bagno prima di uscire dal lavoro e mi resi conto che non sarei riuscita ad arrivare fino a casa. Per fortuna che sulla strada c’era una stazione di servizio con un bar-tavola calda annesso. Mi fermai, parcheggiai la macchina tra due camion e mi avviai verso il bar, quando entrai notai che i clienti sembravano tutti camionisti. Nonostante non fossi vestita in modo particolarmente appariscente, quella sera indossavo una maglia rosa accollata ed un paio di jeans aderenti che mi fasciavano le belle gambe, gli uomini presenti mi mangiarono con gli occhi. Mi avvicinai al bancone ed ordinai: «Un caffè, per favore». Il barista, me lo servì senza dire una parola, ma non preoccupandosi di non dare a vedere che mi guardava il seno abbondante, porto la quarta, anche se coperto dalla maglia. Buttai giù il caffè, a disagio, poi chiesi: «Dov’è il bagno?», l’uomo lo indicò con un grugnito. Mi avviai sentendomi gli occhi rapaci dell’uomo sul mio sedere tondo. Aprii la porta del bagno delle donne e mi stupii di trovarlo pulito, anche se abbastanza stretto, chiusi a chiave, mi abbassai i jeans e le mutandine. Mi lascia sfuggire un sospiro di piacere quando liberai la vescica. “Finalmente”, pensai. Presi la carta igienica e mi pulii, poi ...
... mentre mi stavo alzando, da un buco nel muro ad altezza bacino spuntò un pene davvero grosso e lungo. «OH! Chi è?», esclamai sorpresa, ancora con i jeans abbassati. Prima che riuscissi a realizzare cosa stava succedendo, dal muro opposto ne uscì un altro. Li guardai meglio: il primo era circonciso e circa sui 20 centimetri con una grossa vena che lo percorreva, mentre il secondo leggermente più corto, ma più largo aveva il glande gonfio e rosso. Iniziai a sentirmi umida fra le gambe, ma non sapevo bene cosa fare: mi trovavo in un bagno pubblico con due peni duri sconosciuti che spuntavano dalle pareti. Mi sentivo come la ragazza protagonista di un racconto erotico che avevo letto qualche tempo prima. Lei non aveva esitato a fare sesso orale con il pene sconosciuto. Ma ora me li trovavo davanti per davvero ed in più erano due. In due peni non accennavano a ritirarsi. Ormai ero abbastanza eccitata dalla situazione e perciò senza quasi neanche pensarci li presi contemporaneamente con le mani. Erano entrambi durissimi e caldi, non so se per il fatto di avermi sentita fare pipì o se per altro. Iniziai a masturbarli lentamente rimanendo seduta con i jeans abbassati. Poi pensai: “È da un bel po’ che non vedo due bei cazzoni come questi… si meritano più di una misera sega”. Rimanevo un po’ titubante perché non sapevo il livello di igiene dei due, però mi resi conto che avevo un lago fra le gambe, ero eccitatissima dalla situazione. Mi girai verso il primo che era uscito, aveva un ...