1. L’ Estate – Capitolo 4 – Colazione con dessert


    Data: 24/10/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autoerotismo Voyeur Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    La mattina Sara si alzò piuttosto tardi,ancora confusa da ciò che era accaduto il giorno precedente. Si sentiva calda e preda di un’eccitazione mattutina di grande intensità. Nel silenzio che ammantava la tenda ,ancora sdraiata sul lettino,allargò le gambe quel tanto che bastava e scese con la mano a sfiorare le mutandine. Massaggiò le labbra della fighetta, ora più accentuate, sentendo il cotone degli slip bagnarsi sempre più. Con l’altra mano abbassò di un poco il bordo del reggiseno e si mise a stuzzicare un capezzolo, sempre più turgido e sensibile. Infilò poi le dita nello slip e prese a stuzzicare il clitoride con maggior foga. Cercò di limitare i gemiti procurati dall’intenso piacere che si stava dando, mentre iniziava a palparsi il seno. Infilò poi due dita nella fighetta penetrandosi con decisione. Le dita scivolavano dentro e fuori mischiandosi ai suoi umori. Intenta a scoparsi con le dita non si accorse dei movimenti nella tenda e ,nel giro di un brevissimo attimo, vide la tendina divisoria aprirsi e far capolino il padre che,prima di buttar dentro la testa, la chiamò. In un lampo la giovane si ricompose , si coprì con il lenzuolo e si caricò sul fianco,ancora rossa in volto per l’eccitazione. “Si papi,sono sveglia” disse con un filo di voce. “Bene” le disse il padre osservandolo con sguardo interrogativo. “Raggiungici appena puoi, siamo dai vicini a fare colazione”. Sara annuì, sollevata dallo scampato pericolo ma preoccupata dal fatto che il padre avesse potuto ...
    ... notare qualcosa. Appena uscito il padre, Sara si alzò,ancora scossa dall’eccitazione che non accennava ad andarsene e ,dopo essersi cambiata le mutandine, si vestì in fretta,fece un veloce giro ai bagni e tornò alla tenda. Mamma, papà e Christian erano davvero nella piazzola di fronte, dai vicini, a fare colazione assieme a loro. ”Eccoti, pigrona” la apostrofò papà , seduto a un grande tavolone di plastica assieme ai suoi nuovi amici. “Ti sei svegliata tardi stamattina.” Si avvicinò, salutò mamma e papà che,alzandosi, la presentò alle due coppie dei vicini i quali le strinsero amichevolmente la mano. I due coniugi maschi notarono subito le grazie della figlia del vicino. La magliettina resa tesa dal seno, gli shorts azzurri aderentissimi, le labbra rosse e carnose… e durante la colazione soprattutto uno dei due si dimostrò particolarmente interessato alla giovane. La vicinanza di una ragazza come Sara lo aveva ringalluzzito e ,mentre discuteva con papà , a intervalli quasi regolari girava le lanciava qualche fugace occhiata. Sara, dopo le vicende del pomeriggio del giorno precedente, aveva ora cominciato a notare maggiormente gli sguardi degli uomini,cosa che fino a poche settimane prima non l’aveva quasi mai neanche sfiorata. Così,improvvisamente e quasi istintivamente, forse in parte ancora preda dell’eccitazione del mattino, o forse per trovare qualche risposta alle sue impellenti e nuove domande, si rivolse a sua mamma per chiederle se avesse visto il suo reggiseno nero ...
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