1. L'amante di mia figlia.


    Data: 13/10/2019, Categorie: Incesti Autore: Giuseppe de Pascalis, Fonte: EroticiRacconti

    Questo mio racconto vuol far capire a chi lo leggerà,cosa vuol dire o cos'è l'amore tra un padre e una figlia. Non so se io mio racconto susciterà dubbi o perplessità a chi lo leggerà, ma visto che ne ho la possibilità, lo faccio. Correva l'anno 1995,uno splendido anno in cui durante l'estate ho avuto, come ogni estate, le mie buone relazioni con donne o ragazze di una certa età. Tengo ha precisare che in me non c'è mai stata violenza sia carnale che psicologica nei confronti delle ragazze. Anzi; quello che è stato fatto, è stato consenziente, per questo motivo, ancora oggi, a distanza di anni,l'amicizia e l'amore di qualcuna di loro è ancora forte. Ma vengo a me e quello che mi è successo quell'anno e quell'estate; si stava in spiaggia a prendere il solo noi tre, cioè, io mia moglie e mia figlia. Si sa che quando sei steso al sole bollente,la mente vola in pensieri perversi,ed inevitabilmente l'erezione viene con i pensieri; al che mia figlia, non so se incosciente o inconsapevole, guardando verso il mio basso ventre, si accorge del gonfiore w del sollevamento dello slip; si avvicina e mi dice nell'orecchio:papà cosa ti sta uscendo dal costume? Io in pieno imbarazzo e senza nessuna risposta, mi alzo e vado subito in acqua per cercare di calmare i miei bollenti spiriti. Lei, la lazzaroni, mi segue in acqua e comincia a strofinarsi su di me; io impacciato più di prima, ho cercato di respingere, ma nulla da fare; lei senza battute ciglio, mi dice: dai papà, ti ho visto un ...
    ... sacco di volte mentre favevi la doccia, o mentre scopavi la mamma; quanti d'italini prima di andare a dormire mi sono fatta pensando a te ed.al tuo cazzo bello duro, che io prendevo e lo accarezzavo,rimanendo stupita per la grossezza del tuo membro. Mi sono indebolita le per quanti ditalini fatti. Oggi che ne ho l'occasione, tu cerchi di respingermi, quando penso e so che mi desideri, anche se non lo fai vedere. Ma io sono tua figlia, e solo io ti posso capire. Col fatto di stare in acqua ad una altezza che nessuno ci poteva vedere, nemmeno mia moglie se ci avesse guardato in quel momento, lei ha cominciato ad abbracciarmi con la scusa di doverla portare all'acqua più alta,ha incrociato i suoi piedi intorno ai fianchi ed ha cominciato a strusciarsi o sfregare la figa sul mio pene che ormai non stava più nel costume, ma era del tutto fuori. Lei, la lazzaroni, si teneva con una mano al mio collo, con l'altra armeghiava col mio cazzo cominciando a fare un su e giù a forma di sega; non era pratica, chiaramente è si notava per come lo gestiva, mi faceva un male, che gli ho dovuto dire di fermarsi perché mi faceva male. Quando si è resa conto che ormai ero cotto, si è abbassata leggermente le mutandine del costumino, a aperto le gambe e se lo è messo in mezzo; le ha chiuse di botto ed ha cominciato ad andare su e giù fino a farmi godere come un pazzo. Quando ha visto quel seme bianco che galleggiava vicino, si è tolta di sopra ed è uscita dall'acqua stendendosi vicino sua madre. Ma la ...
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