Mary 5 - la follia continua
Data: 11/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti
La notte niente sesso con mio marito, non mi ha chiesto nulla e io non andavo certo a stuzzicarlo nelle condizioni in cui ero. Un'ora sotto la doccia non aveva contribuito a togliermi la stanchezza, la spossatezza e soprattutto l'odore dei miei assalitori, quell'odore che mi ricordava chi e cosa stavo diventando. Quell'odore che mi eccitava. Di maschio estraneo, ma diventato intimo con me per avermi saputa domare.
Incubi! Incubi di militari che in libera uscita si sfogavano con me: uno dopo l'altro in un'interminabile coda di pretendenti pronti a sborrarmi dentro.
Incubi in cui mi facevo il ragazzino insegnandogli io a trattenersi il più possibile prima di scaricarsi dentro la mia vagina, Lui che mi chiedeva di insegnargli a soddisfare bene una donne e io che continuavo a ballargli sul cazzo dimenando i fianchi.
Mai sogno fu più premonitore: due giorni dopo mentre uscivo di casa con mio marito, me lo sono visto arrivare addirittura a casa-
-Marilena!- mi ha chiamato. Ovviamente mio marito, guardandomi perplesso mi ha chiesto ragione di quella conoscenza. Gli ho detto che era il figlio di …. e che l'avevo conosciuto al matrimonio perché si era avvicinato alla madre al tavolo con noi.
Chiedendo a lui come mai fosse lì, ha risposto che era arrivato la sera prima per stare con un suo amico in un altro paesotto a sette chilometri dal nostro, dal quale aveva dormito e che voleva salutarmi visto che era lì. Ha anticipato altre nostre domande dicendoci che i ...
... suoi genitori erano partiti per un consulto in un ospedale del nord Italia per il padre e che non sapeva ancora se sarebbe ripartito la sera o l'indomani pomeriggio. Gli ho detto che stavamo uscendo, andando fuori paese per degli affari e che saremo tornati da lì a un paio d'ore.
Al ritorno mio marito, lasciandomi a casa, ha proseguito per il suo ufficio. Cinque o sei passi e il ragazzino mi è comparso a fianco. Tremavo, ma facevo la sostenuta.
Con voce da infastidita gli ho chiesto cosa ci facesse ancora lì. La sua risposta, che mi aspettavo, mi ha fatto comunque traballare.
-Lo sai cosa voglio; adesso arriviamo da te e scopiamo.-
-Tu sei pazzo! Ma per chi mi hai presa? Non dico che potrei esserti madre, ma sono molto più grande di te.-
-Lo so che sei più grande di me ed è per questo che mi piaci molto. Come ho detto a Jimmy in macchina, le donne grandi, sposate mi piacciono molto perché sanno scopare bene. Poi ricordati che non ti ho solo vista mentre ti scopavano altri, ma faccio parte della squadra che te lo ha messo in figa. Anzi, veramente sei stata tu ad infilarti dentro il mio cazzo, mi hai scopato tu e sono venuto troppo in fretta. Oggi facciamo con calma.-
Stavamo per arrivare a casa quando lui con un urlo ed un fischio.... -Anto.... agitando il braccio per far cenno a qualcuno che si avvicinava.
-Lui è Antonello, il mio amico. È più grande di me di un po'; ha ventun anni. Ho dormito da lui. Ovviamente gli ho dovuto spiegare quello che è ...