Giretto in barca a vela. 4-5 di 8 – il drink conoscitivo e la veleggiata
Data: 04/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: solo-mare, Fonte: Annunci69
... compagno.
Eva per non fare torti inizio di segarmi il cazzo che ora non vedeva l'ora di godere di quella caldissima bocca.
Mi alzai e mi misi davanti a Eva in attesa delle sue attenzioni che non tardarono ad arrivare... S’invertirono completamente i ruoli di Marco ed il mio.
Sentii un'ondata di freschezza che mi avvolse il cazzo che fu l'inizio di una pompa divina...
Non smettevo di accarezzarle i capelli e ogni tanto pressavo la sua nuca affinché sentisse il mio membro fino in fondo alla gola.
Sentivo aumentare la mia sensibilità e pauroso di arrivare al punto di non ritorno a causa di quella goduria immensa, decisi di cambiare e di prendere tempo.
M’inchinai ai suoi piedi e iniziai a baciarle l'interno coscia all'altezza del ginocchio. Piano piano aprì le gambe mostrandomi quella bellezza di figa liscia, senza un pelo, che il compagno stava stuzzicando per benino.
Eva nello stesso tempo riprese a spompare il compagno e con una mano si accarezzava il pube.
Piano piano scalai con la lingua il suo interno coscia fino ad arrivare ad appoggiare il naso sul suo monte, tanto da sentire perfettamente il profumo dei suoi umori.
Fu una cosa alla quale non resistetti. La mia lingua golosa si impossessò di quel nettare e le resi il piacere con molta generosità.
Ormai era fuori controllo, ansimava e succhiava e il suo ventre iniziava a fare movimenti ondulatori come se volesse amplificare il lavoro della mia lingua.
Mi bastò uno sguardo col compagno e ...
... capii che era arrivato il momento di passare al livello successivo, misi un preservativo.
Con estrema gentilezza appoggiai la cappella sulla sua figa ormai fradicia di umori e senza tanta difficoltà, scivolai dentro di lei.
Per un attimo si fermò, distolse la sua attenzione dal cazzo del compagno, mi guardò con sguardo compiacente e sospirante, questa volta senza timidezza, disse: “...Bravo fammi godere.”
Poi continuò a spompare il suo compagno.
Iniziai prima molto dolcemente, poi affondi lenti, poi affondi veloci fino a quanto potevo. Il suono delle mie cosce sulle sue natiche erano al centro della scena.
Il compagno si spostò, si sedette sulla tuga di fronte per godersi bene la scena, ed Eva fu tutta mia.
Volle governare Eva, volle assumere il comando, fu la comandante ed io il suo mozzo.
Era una sincronia di movimenti e di goduria. Eva cercava la posizione affinché il mio palo le fosse tutto dentro.
Mi stava facendo godere talmente tanto che la sensibilità stava diventando sempre più forte.
Godere così tanto che mi dimenticai anche del suo compagno, che divertito ancora osservava la scena e si masturbava.
Volevo farla godere ancora di più: le chiesi di fare nuovamente il cambio. Ora ero nuovamente su di Eva e i miei affondi non erano più alternati a dolcezza e potenza, ma erano solo forti e regolari.
Contemporaneamente non smettevo di baciarla sul collo, fino a quando, quasi improvvisamente, si lasciò andare in un orgasmo e mi regalò un ...