1. Chiacchiere coniugali


    Data: 25/09/2019, Categorie: Anale Tabù Sesso di Gruppo Autore: Bradi77, Fonte: xHamster

    ... dice lei.
    
    "Non ho detto questo".
    
    "Son dieci anni che ti conosco, bello. Ho imparato a leggere tra le righe".
    
    "Leggi meglio, allora, perché hai saltato qualche frase".
    
    "Tipo?"
    
    "Tipo che il gioco lo si fa in due. Mettiamo che a me vada di stare a guardare mentre tu ti arrotoli nel mezzo di una massa indistinta di cazzi; mettiamo che a te vada di arrotolarti in mezzo a quei cazzi mentre io sto a guardare: la cosa farebbe felice me, perché mi piace guardare mia moglie che fa sesso con degli sconosciuti; la cosa farebbe felice te, perché a te piace fare sesso con degli sconosciuti mentre tuo marito sta a guardare".
    
    "Sì, ma..."
    
    "Fammi finire, moglie".
    
    "Mi chiamo Claudia".
    
    "Taci, donna".
    
    "Ti strappo le palle".
    
    "Stai bluffando", dico scrollando le spalle. Lei mi mostra il dito medio. Io riscrollo le spalle. "Se invece tu mi obbligassi ad assistere allo spettacolo - o peggio, partecipassi allo spettacolo senza dirmi nulla - allora sì, mi incazzerei come una bestia. Perché a me fa incazzare il tradimento. L'inganno. La menzogna. Il corpo è tuo, non appartiene a me. Ci fai quello che vuoi, con il tuo corpo. Io sono tuo marito. Condivido la mia vita con te, non controllo mica la tua".
    
    "Rimane il fatto che mi faresti scopare da un altro e non te ne fregerebbe nulla".
    
    "Ancora. Tu, ti scoperesti un altro, non ti ci farei scopare io".
    
    "Minchia quanto odio i maschi femministi".
    
    "Rispetto il diritto al libero arbitrio delle persone, non sono ...
    ... femminista: non mi piacciono le lesbiche".
    
    "I tuoi pregiudizi sono vergognosi".
    
    "Scherzo, lo sai. Adoro le lesbiche".
    
    Silenzio.
    
    "Non te ne fregherebbe niente perché non ci tieni più, a me".
    
    Ahia.
    
    La mano s**tta verso il pacchetto di sigarette. Tituba. Poi ne estrae una, nel solito microsecondo.
    
    "L'hai appena spenta, Cla".
    
    "Non cambiare discorso".
    
    Silenzio.
    
    Accende la sigaretta. Io spengo la mia, che è arrivata a scaldarmi le dita, bruciando sino al filtro.
    
    "Perché il gioco non è di una che scopa e di uno che sta a guardare: il gioco è di due che scopano, di solito. Che scopano altri. Danno dentro la carcassa del coniuge, che non desiderano più; portano in pegno il corpo di quella o quello che hanno sposato, del quale non gli importa più, e si prendono in cambio il corpo di un altro, il corpo di un'altra, il corpo di altri. Di altri".
    
    Fanali duro diamante scintillano.
    
    "Perché la noia e la monotonia hanno reso il corpo di quegli sconosciuti più desiderabile di quel corpo che hanno lasciato al banco dei pegni". Dice. "Di quel corpo che non amano più, ma che a fine ammucchiata si riporteranno a casa. Nella placida, monotona noia della vita coniugale".
    
    Vi ho già detto che amo questa donna?
    
    "Se ti va bene che io mi scopi degli altri; se vuoi scoparti altre; se ritieni che sbarazzarti temporaneamente del mio corpo sia un prezzo ragionevole da pagare per poterti scopare delle altre donne; se non ti da' fastidio l'idea della sborra altrui nella ...