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A teatro
Data: 18/09/2019, Categorie: Etero Autore: Gordon, Fonte: EroticiRacconti
... il suo collo e si lasciò andare ad un gemito quasi primitivo. Chiusi gli occhi e la respirai. Sapeva di buono. Alzai il suo vestito e un po' a fatica rovistai tra il suo armamentario per raggiungere il suo sesso. Era inzuppato. Sentii il clitoride gonfiarsi sotto i miei polpastrelli e senza farle male la deliziai prima con una, poi con due ed infine con tre dita. Si dice sia il numero perfetto. -"Non ti fermare proprio ora, stronzo" biascicò imperlata di piacere, mentre cercò la cerniera per sfilarmi via il cazzo in erezione. Era così buio lì dentro che vedevamo perfettamente. Vedevamo dappertutto, nei nostri anfratti di pelle più profondi, nella nostra lussuria, nella nostra bramosia di possederci e di godere primitivamente. Si adagiò furtiva sulla poltrona e se lo cacciò in gola. Avvertivo che mi guardava. Il cazzo avverte tutto. Le chiesi di non togliersi gli occhiali e lei continuò a scappellarlo vogliosa, gaudente e con un misto di magone. Voleva dire addio ai momenti tristi e godersi il momento. -"Sei un dolce porco e questo vale il prezzo del biglietto" esclamò carezzandomi i testicoli pieni di testosterone. La feci alzare, le alzai il vestito e di spalle le feci prendere il cazzo senza aiutarsi con le mani. Sentí che il membro era bollente e udii un flebile "siii...". Poi solo il rumore del silenzio fatto di respiri affannosi, la penetrai nella vulva mentre si dimenava poggiando le mani allo schienale della poltrona davanti. Il cazzo sbatteva nella passera annegato nei suoi umori. Cresceva sempre più. Si girò e mi cavalcò. Cercai i suoi seni e li presi a morsetti scovando i capezzoli turgidi come chiodi. Sentivo il suo ventre sbattere contro il mio fin quando dopo alcuni reciproci sussulti... sipario!