AL BAR SOTTO LA PIOGGIA-CONSOLAZIONE
Data: 12/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Il_delicato, Fonte: RaccontiMilu
... femmina in crescendo erano un’emozione sensazionale per Tommy, che non accennava a fermarsi, nonostante le contorsioni e i sospiri di Sara. Doveva farla venire, e la tenne addirittura bloccata per le braccia per farla ardere ancora di più mentre lui la leccava con passione, quasi con frenesia. L’urlo di Sara e l’ammorbidirsi della sue braccia e di tutto il suo corpo gli fecero capire che ce l’aveva fatta: Sara era venuta, aveva goduto immersa in un mare di sensazioni. Tommy la lasciò sospirare affannosamente sul letto, per qualche minuto, poi le porse una mano, ordinandole: ” Ora tocca a te”. Sara prese la mano di Tommy, si alzò e lui la spinse per le spalle verso il pavimento. Tommy non si levò nemmeno i pantaloni ma si limitò a slacciarli, tirando fuori il suo membro eccitato e sbattendolo a due centimetri dalla bocca di Sara, per poi ordinarle subito dopo: ” Succhia”!. Sara prese fiato e poi ubbidì: aiutandosi con le mani si spinse il cazzo di Tommy fin quasi in gola, e lo fece per tre volte consecutive prima di lasciarselo scivolare fuori dalla bocca per riprendere respiro. Sara ricominciò a succhiarlo, con passione ma senza farselo arrivare fino in gola, emettendo anche gemiti e gorgoglii che facevano tremare Tommy di piacere. Il destinatario di quel magnifico pompino non potè esimersi da un complimento: ” Sai che sei migliorata dall’ultima volta”?. Sara rispose con un grugnito a bocca piena: probabilmente il suo “mmmghhh” significava ” grazie”. ma non volle smettere ...
... di ciucciare per esprimersi. Sentiva il membro di Tommy gonfiarsi nella sua bocca e pulsare sempre più frequentemente: ma fu anche perchè guardò gli occhi infiammati di Tommy che la ragazza capì che stava per venire, e d’altronde lui glielo ricordò , sussurrando lungamente il suo nome: ” Saaaaaraaaaa”. Era una delle regole della loro scopamicizia: Sara aveva vietato a Tommy di venirle in bocca, almeno per il momento, e lui doveva sempre avvisarla in tempo. Ma a Tommy andava benissimo, come fece alla fine di quella deliziosa pompa, riversarle il suo piacere sul viso. Quella pratica, quasi di sottomissione, piaceva anche a Sara stessa; la eccitava sentirsi un oggetto sessuale, anche se non avrebbe mai permesso di oltrepassare alcuni limiti.
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Tommy fiss’ per un istante il volto di Sara colorato dal suo piacere e poi le diede un nuovo ordine: ” Appoggiati contro il muro e mettiti a novanta”. Mentre Sara ubbidiva senza fiatare, Tommy si tolse definitivamente pantaloni e gli slip, tenendo adosso invece ci’ che aveva nella parte superiore del suo corpo. Con un balzo si piazz’ dietro Sara, strusci’ la sua cappella contro le natiche della ragazza, non solo per pulirla dai residui della precedente venuta ma anche per far riprendere vigore al suo uccello. Chinatosi su di lei, mentre il suo cazzo tornava a indurirsi, le sussurr’ in un orecchio: ” Ora ti scopo a pecora, poi te lo pianto nel culo”: Sara, ormai eccitata dalla situazione e ...