Agire e basta
Data: 02/09/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... di manifestarle di no, di proibirglielo, di rifiutarti. Quest’aspetto e questa concezione mi urta tantissimo, m’indispone, m’imbufalisce molto, mi scardina indispettendomi oltremodo. Tu la lasci fare, affermi, ribadisci e sostieni, che se starete da soli tu potrai pacificamente rifilarle il cosiddetto due di picche, non appena lei si facesse avanti. Dimmi una cosa, pensi che io sia talmente credulona, ebete e tonta per davvero? Vuoi irridere e oltraggiare la mia assennatezza con queste tue baggianate e fregnacce del cazzo? In conclusione lei ti piace molto, perché si vede eccome, come puoi notare in definitiva la coerenza, il criterio e la logica stanno dalla mia parte.
Io m’accorgo che lei ti piace svisceratamente, non ci rinunci, che le tue appariscenti e graziose definizioni non durano né si puntellano né reggono in alcuna maniera. In aggiunta a ciò, quelle insulse e futili gazzarre di gelosia e quegli alterchi vari d’invidia, non possono essere adombrate né schermate per esplicitazione, giacché per tutta quest’indecente, infamante e vile vicenda che mi esibisci, tu fai persino il contrariato, l’indisposto e il perenne perseguitato. E’ come se tutti i miei malcontenti, i miei dissensi e le mie proteste fossero uscite da una mente incoerente e sconclusionata, come se le tue uniche consolazioni e le tue atipiche garanzie, sarebbero in grado spontaneamente e repentinamente di mitigare con uno schiocco di dita, tutta la mia insicurezza e la mia ...
... diffidenza.
L’angustia, il cruccio e l’indigenza che mi porto inoltre appresso, è anche questa cosa qua: chi ti dà per certo che la circostanza debba essere incessantemente sotto la tua decisiva supervisione, sotto la tua acuta sorveglianza? Poni caso che tu la lasciassi agire placidamente indisturbata? Che cosa ne verrebbe fuori? Al solo pensiero già sto male, solamente l’evenienza mi scortica le membra e mi dilapida la psiche, mi lede e mi pela l’anima. Pare che intravedo la scena: sul nostro grande letto nuziale tu e lei insieme mentre lo dissacrate, lo violate con la vostra incontentabilità e con la vostra cupidigia, lei che ti divora demolendoti con la sua invereconda e oscena carnalità, intanto che tu la lasci agire con il tuo approccio stolto e subnormale di non intromissione, tu non t’interponi né fai l’intruso, perché non prendendo provvedimento alcuno, tu in questo modo fai cascare e trascinare ogni cosa sospingendo via tutto, sia l’assegnamento che la stima che io custodisco e provo per noi due. Spesso, il non frapporsi e il non ostacolare, vale a dire e ha, lo stesso identico valore d’adoperarsi in favore. Te l’hai forse già scordato? Questo punto di vista me l’avevi indottrinato e inculcato proprio tu, non ricordi?
Al presente osservo là di fuori dal finestrino del treno la pioggia che continua a cadere, ci troviamo nei pressi di Verona. Adesso siamo bloccati, frattanto salgono e scendono dei passeggeri, mentre un uomo robusto s’accomoda sul sedile poco distante dal mio. Ha ...