io & Gina
Data: 28/08/2019,
Categorie:
Masturbazione
Prime Esperienze
Tabù
Autore: 2realamateurs, Fonte: xHamster
... il reggiseno. Mi considerava un amico, ma gli sfuggiva anche il concetto che fossi comunque un uomo. Ho ancora l'immagine delle sue tette in mente. Piccole, sode e con dei bei capezzoli. Cercai di non farci caso, finendo di cambiarmi rapidamente per mettermi sotto le coperte del letto della sua coinquilona. Quella notte, spente le luci, parlammo del lavoro, dei coleghi, degli amici ed ovviamente, come in ogni discussione che si rispetti, del sesso! Bastò questo per eccitarmi e fortunatamente le luci erano spente già da un pò. Mentre parlavamo, portai una mano all'interno dei miei pantaloni e poi dentro i boxer, iniziai a toccarmi il pisello già gonfio ma non ancora in erezione. Lei parlava delle sue esperienze sessuali e io mi masturbavo ascoltandola. Più mi raccontava di come le piaceva quando gliela leccavano e più mi eccitavo. Volevo sentirla parlare, perché stavo davvero godendo. Ero talmente eccitato che ormai i pantaloni del pigiama ed i boxer non contenevano più l'erezione. Così mentre lei parlava e raccontava a ruota libera le sue scopate, io mi abbassai tutto, lasciando che il mio periscopio puntasse verso l'altro senza impedimenti. Il buio era mio alleato, ed il movimento lento della mia mano su e giù lungo l'asta, fecero si che la mia amica non si accorgesse di nulla mentre mi masturbavo. Affinché non mi scoprisse, trattenevo come potevo il respiro pesante ed intanto continuavo a segarmi sotto le coperte. Almeno se avessi sborrato, gli schizzi non sarebbero ...
... arrivati su di lei o comunque da qualche parte nella stanza.
Quando mi faceva una domanda rispondevo con dei mugugni, ma a lei non importava molto, le piace parlare ed a volte credo che le servisse più sfogarsi che ricevere reali risposte o consigli sulla sua vita privata. Ma in quel momento era lei ad essere utile a me. Immaginai di essere io a leccargliela. Di alzarmi dal letto, avvicinarmi a lei e baciarla. La mia lingua nella sua bocca. In lei l'iniziale sorpresa diventava voglia e io la soddisfavo. La facevo distendere e le leccavo quei capezzoli che mi aveva mostrato prima, quasi provocandomi. Prima uno, stuzzicando nel frattempo l'altro con le dita e poi facendo cambio. Le piaceva e incurvava la schiena, ne voleva ancora. Leccavo e le accarezzavo il corpo. Poi le abbassavo i pantaloni e le mutandine. Le aprivo le gambe, avvicinavo il viso e iniziavo a leccarla come avrei voluto fare dall'inizio. Lei gemeva e si muoveva, io continuavo senza fermarmi. Si bagnava sempre di più e senza fermarmi le mettevo due dita dentro e cominciavo a muoverle. Mi concentravo sul clitoride. Lo leccavo e muovevo le dita, leccavo e muovevo, ancora e ancora. Infine avrei sentito i suoi muscoli tendersi e lei arrivare a un potente orgasmo che mi avrebbe completame te bagnato le mani.
Ma in quel letto non mio, non fu lei a godere, bensì io ad avere un grande orgasmo. Dopo l'ennesimo racconto del suo ennesimo ragazzo che l'aveva lasciata, le mie pale ormai gonfie chiedevano pietà, così mentre ...