1. Il piatto è servito


    Data: 26/08/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... parlavano affabilmente tra loro. Non avevo ancora deciso se raccontarle qualcosa, tutto o nulla degli strani discorsi di Andrea. Né avevo deciso se proporle di ripartire inventando una scusa o dicendole la verità, oppure di restare.
    
    Mi serviva tempo. Dovevo pensare ancora. Per questo mi fece quasi piacere sentire Laura dirmi: “Vi stavamo aspettando. Io ed Anita vorremmo arrivare in paese per fare delle piccole compere”.
    
    Per un attimo ho temuto che dicesse anche “Vi va di venire con noi?”, invece mi ha semplicemente detto “Se a te non serve prendo la mostra macchina così faccio anche rifornimento di carburante, era quasi in riserva quando siamo arrivati e Anita dice che in paese c'è anche un distributore”.
    
    Con la nostra auto le due donne sono partite per il vicino paesello. Andrea mi ha fissato, ha sorriso sornione e poi dice: “Secondo me era meglio che parlassi tu della questione con tua moglie, ma se Anita l'ha portata in paese sono certo che ha deciso di parlarci lei. Buon per te: ti troverai il lavoro più difficile già fatto...e poi ammettiamolo, le donne tra loro sanno capirsi meglio”
    
    Il lavoro già fatto?
    
    Voleval dire che io ormai non avevo più alcuna possibilità di scelta? Che Laura avrebbe scelto anche per me?
    
    Andrea, al mio fianco, ha sorriso dicendo: “Il desiderio di ogni uomo è ottenere ciò che intimamente desidera senza fare alcuno sforzo per ottenerlo. Anzi di più: poter dire a se stesso di non averle né cercate, né volute certe situazioni ma di ...
    ... essercisi trovato dentro quasi controvoglia, quasi costretto dalle circostanze. In pratica trovarsi il piatto preferito, pronto sul tavolo senza aver dovuto fare neanche la fatica di sceglierlo da un menù”
    
    L'ho guardato. Sorrideva ancora. Ha aggiunto: “Sii sincero, tu non sai proprio cucinare né pesce, né patate, ma ti piace gustarli entrambi. Pensa che fortuna hai avuto: non solo non li devi cucinare tu, ma neanche devi fare la fatica di sceglierli da una lista, stai per trovarti servito sul tavolo il piatto che non hai mai osato chiedere senza fare nessuna fatica. E' comodo, vero, trovarsi il piatto pronto?”
    
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    Non so come spiegarmi il fatto che Andrea con queste parole ha fatto traslocare il mio modo di “essere e di sentire” in tutt'altro modo di vedere le cose e la situazione, ponendomi non in un altro punto di vista, ma quasi su un altro pianeta.
    
    Quasi per magia tutto ciò che qualche ora prima neanche immaginavo, che fino a qualche minuto prima mi aveva scandalizzato e mi faceva paura, all'improvviso mi è sembrato “bello”, “desiderabile” e il mio imbarazzo è diventato eccitazione, il mio scandalizzarmi è diventato desiderio.
    
    Non ho detto nulla. Non ho avuto nulla da dire, ho solo molto sperato, molto sognato.
    
    Sperato che davvero le due donne tornassero dal paese con “il piatto già preparato”, nel senso che Anita nel frattempo avesse parlando a Laura delle cose che Andrea aveva già proposto a me e che mia moglie non avesse reagito come me. Fortemente ...
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