Diario di un rapporto molto particolare. - 12
Data: 19/01/2018,
Categorie:
Feticismo
Voyeur
Trans
Autore: CagedSissyCuck, Fonte: xHamster
... un po’ di tele e, soprattutto, dando quasi fondo a una bottiglia di “cachaça” (una specie di distillato di canna da zucchero) che Lisa ha tirato fuori dal suo bagaglio. Attorno alla mezzanotte, come previsto, suona il citofono: e’ arrivata Melany.
E’ Lisa ad essere andata a rispondere; nonostante mi stia abituando a comprendere quello che dice, stavolta non capisco molto, vuoi per il modo veloce in cui dialoga con la sorella, vuoi per il troppo alcool ingurgitato finora. So solo che dopo un paio di minuti, invece di veder Lisa uscire, vedo Melany entrare.
-Cos’è questa storia che non vorresti venire?
-Non è una storia...è che Bruno sicuramente non sarebbe d’accordo se uscissi di qui...
Mi guarda negli occhi dopo avermi scrutato da capo a piedi, poi guarda Lisa, poi di nuovo me.
-Bruno mi aveva detto diversamente...
-No, guarda...devi aver capito male...ci deve sicuramente essere un equivoco...io sono qui solo per pulire la casa.
Estrae il cellulare dalla borsa e, ignorandomi, compone un numero.
-Bruno...meu amor...la tua schiavetta qui dice che le hai detto di non muoversi da casa...ah...ho capito...dice che no...te la passo...
Mi porge il cellulare. Lo prendo e rispondo.
-Pronto?
-Fighetta...non vorrai mica farmi fare brutta figura?
Parla piano, come se non volesse farsi sentire, probabilmente da Marisa.
-Ma...cosa dovrei fare? Queste vogliono portarmi a un locale!
-E tu vacci! ...Che almeno ti diverti un po’ e rimedi pure qualche ...
... bel cazzo! Non mi rompete più con queste stronzate...fai come ti dice Melany e...divertiti!
E chiude.
Rendo il telefono alla sua proprietaria, perplesso.
-Allora? Ti sei convinta adesso? A proposito...com’è che ti chiami?
-Paolo...
-Si, vabbè...da ora ti chiami Monica che è un bel nome da troia...anzi...Monique, alla francese, che è ancora meglio, ok? Adesso sbrigatevi a scendere che ci aspettano in macchina, io vado avanti.
Dice qualche altra cosa a Lisa ed esce di casa.
Ammetto che, anche forse per via della cachaça, se da una parte sono intimidito, da un’altra mi sento estremamente eccitato.
Lisa mi porge una borsetta e un soprabito, ne indossa uno a sua volta, poi prende le chiavi di casa ed esce sul pianerottolo. La seguo, incurante del rischio di poter incontrare gli affittuari del piano di sotto.
Fuori dal cancello c’è una grossa Mercedes scura ad attenderci. Alla guida un uomo distinto sulla quarantina, sul sedile accanto a lui, Melany. Saliamo dietro mentre Melany fa le presentazioni.
-Mia sorella Lisa, la sua amica Monica. Lui è Maurizio.
Il tizio è cordiale, ma io mi limito a fargli un cenno di saluto con il capo. Partiamo alla volta del famigerato locale.
Mezz’ora dopo siamo a S. Giovanni, quartiere medio-borghese sulla via Appia, in cerca di parcheggio. Durante il viaggio non si è parlato molto, per via della musica a tutto volume. Stiamo cercando parcheggio e prego solo Dio di trovarne uno il più vicino possibile all’ingresso ...