1. Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Inghilterra (Finale)


    Data: 22/08/2019, Categorie: Incesti Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... animi di tutti i tifosi azzurri, e la flebile reazione sul campo dell’Italia aveva fatto crescere il pessimismo. Il primo tempo si era chiuso sul risultato di uno a zero, e anche Paolo sembrava abbattuto. A Ilaria dispiacque vederlo così, e decise che avrebbe dovuto inventarsi qualcosa. Non avevano pensato a scommesse, quella sera. Ormai, alla settima partita e considerato come si era evoluto il loro rapporto, non ce n’era davvero più bisogno. Ciò non significava, tuttavia, che non si potesse pensare a qualche spunto per continuare a divertirsi. «Qui bisogna risollevare gli animi» disse a suo cugino appena prima che ricominciasse il secondo tempo, con una luce negli occhi che lui ormai aveva imparato a riconoscere.
    
    Lanciò per un attimo un’occhiata in giro, nessuno sembrava badare a lei. Così agì. Portò le mani dietro la schiena, e da sopra la maglietta in un attimo sganciò il reggiseno. Poi, con una semplicità disarmante, infilò una mano nella manica, e fece scivolare la bretellina lungo il braccio. Dopodiché ripeté l’operazione anche sull’altro. A quel punto, non le rimase che far salire la mano sotto la maglietta, afferrare il reggiseno e sfilarlo. Un’operazione rapida, pulita, che le richiese non più di 15 secondi. E che lasciò estasiato suo cugino. Non solo lui, in realtà. Mentre Ilaria infilava quel delicato indumento bianco nel marsupio che aveva legato alla vita, appena sopra gli shorts, si guardò di nuovo intorno e si accorse di avere un piccolo pubblico. Tre ...
    ... ragazzini, forse di età poco più grande rispetto al suo cuginetto Alessandro, la fissavano di sbieco, tra risolini e botte di gomito. Sentì il viso diventare rosso, ma non si lasciò scomporre. In fondo, ciò a cui avevano appena assistito era nulla rispetto a quanto Ilaria stava per fare. Pochi secondi dopo, facendosi aiutare da un Paolo sempre più incredulo ma allo stesso tempo curioso, gli salì sulle spalle, stringendogli le guance con le cosce e tenendosi con le mani sulla sua testa, per non perdere l’equilibrio mentre lui la alzava. E lì, svettante tra la folla come una groupie a un concerto metal, si alzò di scatto la maglietta e mostrò le tette a chiunque fosse in piazza.
    
    «Forza Azzurriiiiii» urlò a pieni polmoni, tenendo gli occhi chiusi per un’istintiva forma di vergogna. Come se non vedere la reazione della gente la aiutasse a non cedere all’imbarazzo, che in quel momento si mischiava all’adrenalina. La aiutò a darsi forza il boato dei tifosi, che iniziarono ad applaudire e a dedicarle fischi di apprezzamento. Le tette ballavano libere di fronte a tutte quelle persone, morbide e reattive ad ogni minimo movimento suo o di Paolo. Il quale cercava di mantenere l’equilibrio e contemporaneamente di guardare verso l’alto, sebbene in quella calca lui fosse nella posizione più svantaggiata per godersi la visione. Poco importava, il ragazzo era a sua volta divertito ed eccitato: gli bastava affondare le dita sulle cosce abbronzate, sapere che il pube di sua cugina era ...
«12...8910...16»