IL MIO ESIBIZIONISMO – La mia prima volta.
Data: 21/08/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu
Salve a tutti, io sono Paola ed ho 38 anni. Voglio raccontarvi della prima volta in cui decisi di dare libero sfogo al mio esibizionismo, motore segretissimo di molte masturbazioni fin da giovane età. Fino da ragazzina in estate amavo mettere vestitini cortissimi, avere le gambe nude, e quando potevo facendo finta di niente canottiere con sbracciature larghe al limite di quanto osavo. Ma non ero mai andata oltre. In realtà giocavo da prima in modo inconscio e poi successivamente del tutto consciamente su quel confine sottile che separa il mostrare dal sognare di farlo.
La situazione cambiò repentinamente dieci anni fa, quando all’inizio dell’estate il mio fidanzato di allora mi piantò in asso con un semplice messaggio scritto. Dovevamo andare in ferie in Sardegna, avevamo anche già versato una caparra. Doveva essere segretamente una specie di viaggio di nozze, e – ora lo capisco – fu proprio quello a spaventarlo al punto da lasciarmi. Per me lui era una storia seria, l’uomo con il quale pensavo di vivere, ma credo che per lui non fosse lo stesso. Piansi fino ad avere il mal di testa, mi arrabbiai, caddi nella depressione più nera. Tutto in un giorno. E poi decisi che io, per la miseria, in ferie ci sarei andata comunque. E me la sarei spassata.
In realtà mi portai dietro troppi pesi, e mi riferisco al magone ed alla tristezza che sentivo. Così un pomeriggio su una assolata quanto molto frequentata caletta sarda mi trovai a giocare con le mie antiche fantasie. Sono ...
... ancora una gran bella ragazza, ma dieci anni fa ero un vero schianto. Già con lo striminzito costume bianco che avevo comprato per impressionare chi ormai non avrei più voluto neanche vedere mi sentivo tutti gli occhi addosso. Era talmente ridotto che mi ero dovuta depilare completamente, il top era ridotto, ma lo slippino anche di più. Mi misi sulla schiena, e mostrai al gruppo di ragazzi di fronte a me che dietro avevo solo un sottile filo nelle natiche e due altrettanto sottili fili che lo congiungevano al triangolo anteriore. Farlo mi faceva stare bene, era una sensazione calda, avvolgente. Mi sentivo anche umiliata a mostrarmi così, ma solo in parte. In totale lo stavo adorando. Lo stronzo si stava perdendo lo spettacolo. E io che in questa vacanza meditavo di dargli anche la mia seconda verginità. Non sapeva cosa si stava giocando, il bastardo.
Approfittando che ero prona mi slacciai il reggiseno, come si fa quando non si vuole il segno in mezzo alla schiena. In realtà volevo ridurre i centimetri di stoffa che mi coprivano impedendo al gruppetto di ragazzi di guardarmi. Dio, dal loro punto di vista ero praticamente nuda. Avevo la micia che cominciava a svegliarsi. Decisamente ero ormai un passo oltre quel mio solito confine che badavo di non oltrepassare. Ma chi se ne frega, per la prima volta da quel biglietto non ero triste. Anzi, ero eccitata!
Slacciai i fiocchi del tanga, come se non volessi i segni sui fianchi. I due fili attaccati alla parte anteriore li misi ...