Genuinamente magnifica
Data: 15/08/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Io sono qui, in quest’imponente e sontuosa camera d’albergo con l’ampia veranda che s’affaccia sul meraviglioso lago, oggi sfortunatamente accompagnato da un vento gelido. Il cielo è scuro, carico di nubi invernali, le montagne s’avvicinano, mi pare di sentirne il peso rendendo più angustiante, inquieta e preoccupante la tua attesa. Proprio oggi non voglio pensare, impongo il silenzio alla mente che mi rivolge svariati dubbi martellandomi d’assillanti e frenetici perché. Io sono pronta come tu mi vorresti, ne sono sicura, perché mi è bastata una tua carezza per farmelo capire convincendomi. Attualmente la mia pelle profuma di sandalo, è liscia e morbida al tatto, io accavallo le gambe solamente per assaporare il brivido d’eccitazione che mi trasmette lo slip di seta sul fiore depilato: a momenti sembra scivolare e in altri ancora incollarsi alle sue labbra morbide e umide.
La mia bocca è ancora impregnata del tuo bacio di ieri, nella mano ho stampato come una marchiatura a fuoco il numero di questa stanza, la n. 149. Nessuno sa che sono qua, il cellulare è spento, chiudendo quella porta insonorizzata ho chiuso recintando fuori finanche il mondo, del resto tra il lavoro e l’università riesco sempre a rubare qualche ora per me, a volte semplicemente per restare un poco da sola, a volte per tuffarmi maliziosamente e sobriamente nel mare d’una nuova avventura amorosa. Ma tu non sarai meramente questo, lo so già, perché ne sono sicura, ...
... probabilmente tu mi disorienterai sviandomi e sconvolgendomi la vita. Arriva ti prego, perché sono tutta un fuoco. Io inizio in tal modo a spogliarmi, eseguendo un rito portafortuna mentre frugo nel cestino della frutta, là dentro mi sarebbe piaciuto trovare delle albicocche, perché nel mio carnale e intimo immaginario intellettivo le ho perennemente associate al sesso, per il fatto che sono così polpose, ricche di condimento, con quel sapore d’insolita spezia, ma non è ancora la stagione adatta per gustarsele.
Io sorrido accarezzandomi un seno, non potevi saperlo, forse lo avevi indovinato, ma non ti è stato possibile. Non so come sia successo, eppure in un attimo tu m’hai aperto, letto, decifrato e conquistato, hai annullato le mie certezze distruggendo le mie convinzioni, ha scardinato la mia sicurezza demolendo la mia capacità, hai fatto battere il mio cuore così come quello d’un adolescente che s’infiamma appassionandosi per la prima volta. Al momento sono nuda di fronte al grande specchio e mi guardo, cerco in modo diligente la conferma d’essere bella come tu mi vorresti, come m’aspetteresti. Non riesco a smettere di pensare alle tue mani, perché nessuno m’aveva mai maneggiato né coinvolto così, adesso voglio godere intensamente, desidero energicamente poter urlare di piacere e di dolore come mai mi era accaduto prima d’ora, voglio tutto e tu me lo darai. La mano frattanto s’attarda nella mia fica per l’occasione depilata (perché io ce l’ho sempre folta e ...