Questa troia beve tutti i miei schizzi
Data: 15/08/2019,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Autore: antonioeffe80, Fonte: xHamster
... strappandole il leggerò fuseaux che indossava, scostai il suo perizoma mentre raggiungevo il suo odore con la lingua. Matilde ora aveva il volto di una vera maiala assatanata, il suo seno era gonfio e i suoi capezzoli sembravano indemoniati, i peli del suo pube erano ricoperti della mia saliva e la sua vulva inizialmente timida nello schiudersi si era trasformata in una voragine. Si inarcava e contorceva con una serpe, ansimava sempre più forte e mentre la mia lingua la percorreva su tutto il corpo con le dita si strofinava il clitoride, invitandomi ad entrare con le mie dentro lei il più possibile. “Sono eccitatissima, e mi piace da impazzire come mi scopi con le dita” “quante ne hai fatte entrare?” – “ogni tanto ti entra pure la quarta” le dissi eccitato e in quell’istante credo mi avesse letto nel pensiero, visto che si girò mettendo una gamba sullo schienale e altra sul divano spalancandosi il più possibile. Non era bagnata, era un lago, un fiume in piena. Le sue labbra erano gonfie e sembravano gridare voglio di più. Ripresi ad entrare con le dita e dopo diverso tempo che quattro uscivano ed entravano iniziai a strusciare la mia eccitazione senza però penetrarla, tutto mi eccitava, lei, la situazione e anche le scene che scorrevano sul video dove una donna con la veletta si faceva sbattere a dovere su di un autobus e per giunta da un uomo che assomigliava molto a me. Matilde si era nel frattempo completamente lasciata andare, come la donna con la veletta aveva ...
... iniziato a farmi un pompino e me lo succhiava selvaggiamente mentre continuava a masturbarsi. I momenti di piacere tra di noi si alternavano, entrambi eravamo ingordi l’uno dell’altro ed io nonostante la foia riuscivo a mantenere il controllo necessario per non raggiungere l’orgasmo. Ad un tratto Matilde venne come rapita da un’altra scena. L’uomo che mi assomigliava stava infatti inculando una donna a quattro zampe in un fienile mentre la sua amica le stava davanti chinata con le gambe aperte e si masturbava. Si alzò a quel punto dal divano e si mise inginocchiata sul tavolo, allargò così tanto le gambe che quasi strusciava la sua natura rovente e grondante sul piano di marmo, le mie mani intanto accarezzavano le sue natiche ed era evidente che stava attendendo anche io la prendessi da dietro. Mi divertiva avvicinarmi con la cappella al suo buchetto e poi ritrarmi, mi eccitava sentirla strusciare nervosamente sul tavolo nell’attesa di sentirsi riempire dal mio marmoreo arnese. Matilde afferrò il telecomando e rimise indietro, si fermò esattamente dove la donna di colore era stata raggiunta da altri due uomini e se la stava facendo con tre, spompinava uno mentre gli altri due la palpavano per poi dopo un secondo ritrovarsi a cavalcare su di uno mentre masturbava altri due. Era tutto veramente incredibile, tra noi la carica erotica aveva raggiunto un apice che difficilmente si arriva ad assaporare, l’intesa era perfetta, l’ansimare sincronizzato. Selen intanto cavalcava un uccello ...