1. Nicola, il più carino - capitolo 4


    Data: 09/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    Capitolo quattro
    
    “È tutto ok Nic.” Dissi con la gola stretta. “Io capisco, più di quanto tu sappia.”
    
    “Sì, anche io.” Aggiunse Robbie dal sedile posteriore. “Deve essere stato un inferno per te.”
    
    “Lo è stato!” disse Nic.
    
    “Sai che avrei tentato di aiutarti per quanto potevo se tu solamente me l’avessi detto.” Disse Robbie.
    
    “Lo so Robbie. E mi spiace di non avertelo detto, veramente.”
    
    Rimanemmo in silenzio per un po’. Poi dissi: “Sai, Nic, tecnicamente tu non mi hai mentito.”
    
    “Cosa intendi?”
    
    “Beh, hai detto che avevi deciso di mentirmi e dirmi che mi amavi, mentre non l’hai fatto. Ma non hai mai smesso di amarmi realmente, vero?”
    
    “No, credo di non averlo fatto:” Ammise, le sue guance arrossirono.
    
    “Così non devi rattristarti troppo.”
    
    “Grazie.”
    
    Poi Robbie chiese: “Nic, siccome tutto questo sta uscendo all'aperto, non c’è altro che non mi hai detto, non è vero?”
    
    “No, penso che quello sia tutto. Io ora ho aperto a voi tutta la mia anima.”
    
    “Oh. Così non sei stato tu a mettere la polvere pruriginosa nelle mie mutande alle medie, vero?”
    
    Vidi un sorriso formarsi sulla faccia di Nic: “No, non sono stato io, mi spiace.”
    
    “Dannazione!” Disse allegramente Robbie: “Non ho ancora scoperto chi l’ha fatto.”
    
    “Deve essere stata una vera esperienza!” Osservai beffardamente.
    
    “Non ne hai idea!” Rispose Robbie.
    
    Mentre ridevamo, io sentii che il gelo che aveva avvolto il mio cuore a sentire la confessione di Nic, si dissolveva completamente, ...
    ... bruciato dalla forza dell'amore crescente che sentivo per lui. Lui aveva commesso un errore, sì, ma l'aveva ammesso, aveva fatto ammenda e nessun danno serio ne era derivato. Infatti, se era possibile, ci aveva portati ad essere ancora più uniti.
    
    Poi sentii la sua mano toccare leggermente la mia gamba, un tocco col palmo in su e quando lo guardai vidi che i suoi occhi erano brillanti, pieni di speranza ed un piccolo sorriso segnava le sue sembianze ancora di ragazzo. Presi la sua mano nella mia stringendola con forza, in quel tocco potevo sentire la profondità del suo amore per me e mi resi improvvisamente conto di quanto volevo dire per lui, e lui per me. Il legame tra di noi si era fortificato quella notte, il nostro amore era diventato ancora più solido e puro. Non vedevo l’ora di prenderlo nelle mie braccia e mostrargli quanto lo amavo. Presto, mi dissi, molto presto potrò.
    
    Quando finalmente parcheggiai davanti alla casa di Nic erano da poco passate le due di notte. Entrammo e Robbie disse che era troppo tardi per ritornare a casa sua; fino a circa l’una era ancora in forma, spiegò, ma dopo di allora c’era la possibilità di vedere un ubriaco guidare verso casa. Quindi, nonostante i miei sguardi frenetici a Nic che indicavano che volevo rimanere da solo con lui, accettò che Robbie passasse la notte con noi. Lui spedì rapidamente un sms a suo papà, poi aiutò noi due che tentavamo di ordinare un po’ la casa.
    
    Poco prima delle tre crollammo sui divani, completamente ...
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